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da: Arci Ferrara

Il musicista tedesco curerà la parte musicale (chitarra ed elettronica) di una composita performance multimediale che vedrà protagonisti anche la danza di Tomoko Nakasato e i video di Takehito Koganezawa.

Sabato 6 dicembre, alle ore 21, Zuni ospiterà la data ferrarese di “Colla+eral”, il festival regionale che ha come concept quello di intrecciare la musica con altre discipline artistiche o comunque la possibilità, per musicisti affermati, di esprimersi in progetti particolari ed esclusivi.

La suggestiva performance in programma prende le mosse dalla sonorizzazione di Schneider TM, che, insieme alla danza di Tomoko, viene simultaneamente filmata e riproiettata, generando un “feedback video” che interagisce con la musica e il movimento.
Il risultato è una forma interdisciplinare di modulazione concentrica: la musica influenza la danza e il movimento; la danza e il movimento intervengono a loro volta sulle riproduzioni in video, e queste ultime si ripercuotono sulla danza e sulla musica, e così via..
Dal momento che le parti chitarristiche sono spesso ispirate a colonne sonore, è particolarmente interessante l’idea di invertire il canone tradizionale: in questo caso viene prodotto nuovo materiale filmico e video astratto, ispirato direttamente dalla musica, in un processo che può essere fatto risalire alla tradizione della Macchina dei sogni di Brion Gysin così come dell’Exploding Plastic Inevitable di Andy Warhol.

Dirk Dresselhaus, in arte Schneider TM, è la riprova vivente che musica e tecnologia non solo possono convivere egregiamente, ma che alla fine sono solo strumenti come altri per comunicare stati d’animo e sentimenti. Scheneider TM infatti ha due caratteristiche peculiari: la sensibilità tipica dei cantautori e le ambizioni di chi è interessato a esplorare nuove frontiere del suono.
Berlinese di nascita, Dresselhaus musicalmente nasce come batterista, chitarrista e cantante in gruppi tedeschi di discreto successo fin dalla sua adolescenza, nei tardi anni ’80. Ben presto abbandona le indie rock band e la canzone tradizionale per forme d’espressione innovative, fortemente connesse all’utilizzo di drum machine, campionatori, vocoder e sintetizzatori.
A cavallo degli anni ’90 e 2000 è uno dei protagonisti del versante più pop dell’ondata elettronica tedesca con un una mini-hit come “Reality Check” e due album di successo come “Moist” (1998) e Zoomer (2002), entrambi su City Slang/Mute. Successivamente, Dirk si introduce in territori più sperimentali, con progetti one-off come la realizzazione di musiche per film, teatro e performance in solo o con artisti come Jochen Arbit (Einsturzende Neubauten) e Damo Suzuki (Can).
Il suo ultimo lavoro è “Guitar Sounds” (uscito nel settembre dello scorso anno), nel quale Schneider TM esplora tutte le potenzialità della chitarra elettrica, dotata di una serie di effetti, abbandonando le catene dalle precisione tecnica, che limiterebbe la spontaneità della ricerca. Dresselhaus è interessato invece all’atmosfera, all’intensità e alla magia del momento iniziale in cui vengono prese le decisioni, senza sapere quale direzione prenderanno.
E anche nell’esibizione live tutti i brani vengono improvvisati (si parla infatti di “composizione istantanea”), non c’è nessuna scrittura premeditata, per la creazione di quella che l’artista chiama “musica senza reti di sicurezza”.

Line up:

Schneider TM: guitar & electronics
Tomoko Nakasato: dance
Takehito Koganezawa: video feedbacks

L’ingresso è libero, fino ad esaurimento dei posti, e riservato ai soci Arci.

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