Skip to main content

Ferrara film corto festival

Ferrara film corto festival


da: ufficio stampa Provincia di Ferrara

“Senza dubbio l’opera buffa più celebre di tutti i tempi”, garantiscono gli organizzatori, andrà in scena sabato 19 luglio alle 21 nel cortile d’onore del Castello Estense.
Il barbiere di Siviglia di Gioacchino Rossini è un’iniziativa frutto della collaborazione tra Provincia, Comune di Ferrara, Fondazione Teatro comunale, Orchestra Città di Ferrara e Ferrara sotto le stelle. Un evento inserito nel cartellone di Delizie destate, il tradizionale ciclo di appuntamenti culturali estivi che ogni anno ha luogo nei suggestivi contesti architettonici delle Delizie Estensi, con il contributo della Regione Emilia-Romagna.
Una scommessa che si rinnova”, dice la presidente della Provincia Marcella Zappaterra, dopo quella vinta l’anno scorso, quando nello stesso spazio scenico fu rappresentato Rigoletto di Giuseppe Verdi che fece registrare un tutto esaurito, con i 400 posti disponibili letteralmente andati a ruba.
“Sono eventi – continua Marcella Zappaterra – organizzati per far conoscere a tutti il grande patrimonio dell’opera italiana e per far vivere il Castello Estense come contenitore e punto di riferimento culturale dell’intero territorio”.
Iniziativa che si aggiunge alle Serate a corte e al prolungamento serale dell’orario di visita al percorso museale, tutte lanciate dalla Provincia.
“Non si tratta di uno spettacolo estivo – precisa il vicedirettore artistico della Fondazione teatro comunale Dario Favretti –, ma di un momento della stagione lirica che vuole avere un significato di particolare promozione per un patrimonio culturale e musicale che vede l’Italia unica al mondo”.
Tra l’altro, fanno sapere proprio gli organizzatori, il cortile del Castello si è rivelato anche un contesto scenico di particolare pregio e resa sotto il profilo acustico.
Un ringraziamento speciale, poi, è stato indirizzato alle famiglie Mari e Milani, nel corso della presentazione dell’evento lirico.
Il motivo è stato spiegato dalla regista Maria Cristina Osti, che ha voluto contestualizzare la celebre opera rossiniana con una particolare dedica al territorio ferrarese.
Quale migliore dedica a Ferrara della bicicletta? E così si spiega il grazie alle famiglie ferraresi per avere prestato per la serata due autentici pezzi da museo che faranno il loro esordio in scena in una sorta di passerella dedicata alle due ruote, con esemplari a partire dal ‘700 che sfileranno insieme con i personaggi.
L’orchestra a cui è affidato di compito di eseguire lo spartito del libretto d’opera scritto da Cesare Sterbini, sarà l’Orchestra Città di Ferrara (rappresentata in conferenza stampa da Giovanni Polo), diretta per l’occasione dalla bacchetta di Mauro Perissinotto.
L’opera del famoso Conte di Almaviva intento a conquistare l’amata Rosina vide il proprio esordio al teatro Argentina di Roma nel 1816. Da allora è stata tradotta in decine di lingue e tuttora è accolta ovunque con grande successo di pubblico.
La rappresentazione ferrarese vedrà nei panni del protagonista principale, Figaro, Donato Di Gioia, mentre il Conte di Almaviva sarà Filippo Pina Castiglioni. La recente vincitrice del concorso lirico Città di Ferrara, Lilly Joerstad, sarà Rosina, Dario Giorgelè entrerà nei panni di Don Bartolo, Cesare Lana in quelli di Basilio, mentre Fulvio Massa sarà Fiorello (e un ufficiale) e Micelle Lang Nixon sarà la voce di Berta.
Il costo dei biglietti è di 15 euro (8 euro per i ragazzi fino a 12 anni di età) e si possono acquistare on line sul sito: www.teatrocomunaleferrara.it .
La biglietteria sarà aperta il giorno stesso della rappresentazione dalle 20 nel cortile del Castello Estense.
In caso di maltempo lo spettacolo avrà luogo il giorno seguente, domenica 20 luglio, alla stessa ora.

Ferrara film corto festival

Iscrivi il tuo film su ferrarafilmcorto.it

dal 23 al 26 ottobre 2024
Quattro giorni di eventi internazionali dedicati al cinema indipendente, alle opere prime, all’innovazione e ai corti a tematica ambientale.

tag:

PROVINCIA DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it