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da: ufficio stampa Jazz Club Ferrara

Sabato 18 ottobre (ore 21.30), a conclusione della prima delicata serie di interventi di adeguamento alle nuove normative in materia di sicurezza e antisismica, il Torrione San Giovanni è pronto ad alzare il sipario sulla tanto attesa stagione firmata Ferrara in Jazz 2014 – 2015.
L’opening concert è affidato ad un astro lucente del jazz d’oltreoceano, il trombettista californiano Ambrose Akinmusire che, con il suo quintetto completato da Walter Smith III al sax tenore (Terence Blanchard, Roy Haynes, Christian McBride), Sam Harris al pianoforte, Harish Raghavan al contrabbasso (Mark Turner, Aaron Parks) e Tommy Crane alla batteria (in sostituzione di Justin Brown), presenterà “The Imagined Savior Is Far Easier To Paint”, secondo album edito da Blue Note Records.
Se un paio di anni fa, con “When The Heart Emerges Glistening” (Blue Note, 2011), il pubblico del Torrione aveva toccato con mano l’inesauribile creatività unita all’indiscutibile perizia tecnica del giovane leader in grado di ‘impastare’ differenti generi e stili con sorprendente originalità e nel profondo rispetto del binomio tradizione-innovazione, all’ascolto di “The Imagined Savior Is Far Easier To Paint” non si potrà che riconfermarne il talento assoluto, rilevando la totale espansione del percorso finora intrapreso dall’audace trentunenne.
I tredici brani che costituiscono l’album (dodici sono ad opera di Akinmusire) si snocciolano a stregua di avvincenti racconti arricchiti dalla presenza di special guests come la chitarra di Charles Altura, i testi elaborati ad hoc da vocalist come Theo Bleckmann, Becca Stevens e Cold Specks e dalla presenza del quartetto d’archi Osso String, il tutto a conferma di una ricerca totalmente trasversale del linguaggio che va oltre il jazz e abbraccia musica contemporanea, vanguard pop e musica d’autore.

Nato e cresciuto a Oakland, California, Ambrose Akinmusire inizia a suonare il pianoforte a soli tre anni per poi passare definitivamente alla tromba. Mentre frequenta la Berkeley High School Jazz Ensemble viene istantaneamente notato da Steve Coleman, recatosi nell’istituto per un workshop. Da quel momento Ambrose, in qualità di membro del quintetto dello stesso Coleman, parte per un intenso tour europeo, il tutto all’età di soli diciannove anni.
Rientrato, decide di proseguire gli studi, prima a New York presso la Manhattan School of Music e successivamente a Los Angeles presso il Thelonious Monk Institute of Jazz, esperienza, quest’ultima, che lo conduce a raffinare la ricerca di un proprio stile grazie all’apporto di docenti quali: Terence Blanchar, Herbie Hancock e Wayne Shorter.
Il 2007 rappresenta la svolta cruciale con la vincita della prestigiosa Thelonious Monk International Jazz Competition e la pubblicazione dell’album d’esordio, Prelude…to Cora, per l’etichetta Fresh Sound.
Trasferitosi nuovamente a New York, il giovane trombettista inizia a collaborare al fianco di Vijay Iyer, Aaron Parks e Jason Moran quando viene notato dal presidente della Blue Note Records con cui, nel corso del 2010, firma un contratto per il suo quintetto.

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