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da: organizzatori

Dopo molti anni, il Teatro Nuovo di Tresigallo, oggi Teatro ‘900, riapre il sipario per un’intensa rassegna teatrale, pensata dall’Amministrazione Comunale di Tresigallo in stretta collaborazione con l’associazione Fonè diretta da Massimo Malucelli e con l’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara.

Il 16 novembre 2014, alle ore 17.15, si aprirà la nuova Rassegna Teatrale del Teatro ‘900 di Tresigallo con lo spettacolo “Siamo nati proprio adesso!” (1943 – 1945: un piccolo paese nella grande pianura della memoria. La guerra, la lotta, la vita). Testo originale di Massimo Malucelli da testimonianze storiche raccolte da Stefano Muroni. Attori: Centro Preformazione Attoriale. Regia: Massimo Malucelli

La rappresentazione teatrale è promossa dall’associazione Fonè, patrocinata dal Comune di Tresigallo, in collaborazione con l’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara.

Gli attori saranno gli allievi del secondo anno del Centro Preformazione Attoriale, la nuova scuola di recitazione – aperta dallo stesso Stefano Muroni – a Ferrara unica in Italia, essendo la prima pensata per gli adolescenti, patrocinata e cofinanziata dal Comune di Ferrara, in collaborazione col Giffoni Film Festival.

Gli attori sono: Pietro Bovi, Fabio Baroni, Francesco Bianchini, Samuele Fabbri, Giulia Leonardi, Beatrice Lotti, Lilia Merculova, Nicolò Ferrara, Valentina Sisini, e con Grazia Fogli e Massimo Malucelli, aiuto regia Nicolò Ferrara.

Il costo del biglietto è di 8 euro. Ridotto 6 euro.
Info e prevendita biglietti: Casa della Cultura, via Gramsci n 2, Tresigallo – tel 0533 607761 – orai mar mer 9-13/15-18 gio ven 15-18.30 sab 9-13

Descrizione dello spettacolo – di Massimo Malucelli
La storia dei bombardamenti in un piccolo paese, avvenuti esattamente settanta anni fa, potrebbe sembrare minore rispetto alle grandi tragedie della guerra: Norimberga, Auschwitz, Hiroshima… Solo qualche decina di morti, un po’ di rovine, perdute nell’oblio collettivo della vita che, comunque (e in modo così diverso!) procede nel nostro frenetico presente. Eppure la storia di un paese è la storia di tutti i paesi e le sue sofferenze rappresentano la sofferenza universale della guerra, di tutte le guerre. O, se volete le parole del poeta: “La morte di ogni uomo mi diminuisce, perciò non chiedere per chi suona la campana, essa suona per te”. E qui la campana è anche quella della signora Bucceri, che chiama imperiosamente a raccolta i suoi ragazzi, teneri e straccioni, che raccontano le loro storie di adolescenti e poi uomini e donne affamati di cibo e di vita mentre la morte li circonda da ogni parte. Eppure c’è un momento, ci sarà un momento nel quale “il vento cambia”, si sentiranno musiche lontane, nuove e che mettono la voglia di vivere, di riprovarci quando ormai non si credeva più in nulla, per sentire e poter dire forte al mondo: “Siamo nati proprio adesso!” Si, siamo nati, perché la guerra è morta, finalmente.
Credo sia ancora più toccante e in qualche modo magico che questa storia, di Tresigallo e del mondo, di quel tempo e di tutti i tempi, sia interpretata da ragazzi che hanno più o meno la stessa età dei testimoni che vissero quei momenti tanti anni fa. Una corrispondenza fra generazioni lontane che condividono così i valori fondativi della vita.

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