Sabato 10 ottobre, aperitivo letterario con Rita Calabrese e Franziska zu Reventlow
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da: organizzatori
Nella biblioteca del Centro Documentazione Donna, via Terranuova 12/b, sabato 10 ottobre 2015, dalle ore 17 si terrà un incontro con Rita Calabrese che parlerà della scrittrice tedesca Franziska zu Reventlow in occasione della pubblicazione di Piccoli amori. Da Paul a Pedro, uno dei romanzi di Franziska zu Reventlow di cui Rita Calabrese è stata traduttrice e curatrice.
Franziska zu Reventlow, nata nel maggio 1871 ad Husum, nel nord della Germania, con il nome di Fanny Liane Wilhelmine Sophie Auguste Adrienne contessa zu Reventlow, lasciò presto la famiglia della quale non condivideva il rigido stile di vita e si trasferì a Monaco nel quartiere bohémien di Schwabing dove condusse una vita tumultuosa all’insegna della trasgressione artistica ed erotica a contatto con personaggi quali Rllke, Wedikind, Klages. Gli ultimi anni della sua vita li trascorse in Ticino dove era arrivata come ospite della colonia utopica di Monte Verità.
Delle sue numerose opere, traduzioni, disegni e altro sono conosciuti in Italia alcuni dei suoi romanzi:
“Il complesso del denaro” (Adelphi, 1983) e “Piccoli amori. Da Paul a Pedro” (Elliot, 2014) uscito in una prima edizione, sempre a cura di Rita Calabrese, presso le edizioni La Luna di Palermo già nel .
Rita Calabrese, già docente di Germanistica presso l’università di Palermo, si occupa di letteratura delle donne e cultura ebraica. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: “Dello stesso padre e della stessa madre. Tredici sorelle di geni” (con Eleonora Chiavetta, Tufani 1996), “Acher. L’Altro. Figure ebraiche nella letteratura tedesca” (Campanotto 1996), “Sconfinare. Percorsi femminili nella letteratura tedesca” (Tufani, 2003), “Dopo la Shoa” (ETS 2010). Inoltre saggi su Dorothea Schleghel, Christa Wolf, Anna Seghers e su figure del femminile.

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Riceviamo e pubblichiamo
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani