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Ritrovamento di attrezzi vietati per la pesca nei canali adduttori.

Articolo pubblicato il 5 Novembre 2014, Scritto da PROVINCIA DI FERRARA

Tempo di lettura: 2 minuti


da: ufficio stampa Provincia di Ferrara

Sequestrati a pescatori non ancora identificati 17 cogolli non consentiti, circa 15 chilogrammi di anguille e 17 di granchi, reimmessi nelle acque.
È questo il risultato messo a segno dalle guardie ecologiche volontarie (gev) di Ferrara, durante la loro attività di vigilanza a tutela delle norme che disciplinano la fauna ittica, l’ecosistema acquatico e la pesca nelle acque interne del Parco del Delta del Po, coordinate dalla Polizia provinciale.
Il tutto è avvenuto nei giorni scorsi nel Basso Ferrarese, in Valle Fattibello a Comacchio.
“Con quest’ultima operazione – dichiara il comandante della Polizia provinciale, Claudio Castagnoli – nel solo periodo marzo – ottobre di quest’anno sono stati complessivamente 106 i cogolli messi fraudolentemente immessi nelle acque del Parco del delta del Po, rinvenuti e sequestrati dalle gev e oltre un quintale, la quantità di pesce imprigionato e liberato”.
Un’attività di vigilanza che, sempre tirando le somme, ha comportato verbali per: pesca senza licenza, pesca in zone vietate, cattura di pesci sottomisura e ostacolo all’ispezione, elevati contro 16 persone, nonché al deferimento all’autorità giudiziaria di un’altra per rifiuto di fornire le proprie generalità.
Sono inoltre state sanzionate altre due persone per violazione della normativa sulla raccolta dei tartufi e un cacciatore per avere abbattuto capi di selvaggina oltre carniere. Le guardie volontarie hanno infine proceduto al recupero di tre cani sfuggiti alla custodia dei rispettivi proprietari restituendoli agli stessi grazie alla collaborazione della Lega italiana dei diritti dell’animale (Lida).
“Ringrazio le guardie ecologiche volontarie per il proficuo lavoro che stanno svolgendo – continua il comandante Castagnoli – premiato dalla rimozione di questi attrezzi che, posti in acqua, si trasformano in trappole micidiali per la fauna ittica. Segno che – conclude – quando c’è collaborazione e condivisione nel raggiungere l’obiettivo della legalità i risultati arrivano sempre”.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
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PAESE REALE
di Piermaria Romani