Ritorni
di Maria Luigia Giusto
Al ritorno nebbia. Solo nebbia che ingoia tutto. Non si capirebbe che tra tre minuti si sarà arrivati in stazione se non fosse per il rumore diverso delle rotaie del treno sul ponte sospeso, più intenso, rimbombante nel vuoto. “Siamo in bilico nel nulla”, é il pensiero in quel minuto di passaggio del confine. L’acqua divide, é sotto, é intorno in stato diverso. I pallidi lumi blu e gialli affogati indicano la rotta a chiatte fantasma: non ne passano più. Quella stessa acqua unisce, é una linea continua fino all’Adriatico. Lì i lumi sfavillano nelle acque ondeggianti dei porti. Sono a casa.

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Redazione di Periscopio
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)