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Da: Informazioni Aldo Modonesi

Un’altra rissa in piazzale Castellina. Non è la prima e temo non sarà
l’ultima. Però questa succede in campagna elettorale e diventa
un’occasione ghiotta per Matteo Salvini, che alla buonora si ricorda
di tre cose: di essere il Ministro dell’Interno; di essere, come tale,
garante della sicurezza e dell’incolumità del cittadino contro la
criminalità comune e organizzata; che Ferrara esiste, anche se forse
non ne ha ancora la felpa.
Ed ecco allora che, dopo 11 (undici!) mesi da Ministro, ora trova il
tempo per una sosta in città.
Nemmeno io ne posso più delle risse sulle nostre strade e di chi vive
sulle spalle dei ferraresi in modo disonesto.
Le forze dispiegate a presidio dell’area intorno alla stazione sono
ingenti, ma evidentemente non bastano e non lo scopriamo oggi.
Ma la notizia è che ora se ne accorge anche Salvini. Se viene a
Ferrara per fare davvero il Ministro e proporre soluzioni, che dire?
Era ora! Ma se il suo intento è solo quello di gettare benzina sul
fuoco e di alimentare la paura e l’odio verso gli immigrati, senza
alcun distinguo tra delinquenti e persone oneste, avremo la conferma
di ciò che abbiamo visto nell’ultimo anno: le foto e le sparate sui
social non risolvono i problemi. Servono proposte e strumenti
concreti, e noi li invochiamo ormai da troppo tempo, senza essere
ascoltati.

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