Risposta al Segretario di Rifondazione Comunista sul bisogno di salute e la qualità dell’assistenza sanitaria da parte del Comune di Ferrara
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da: ufficio stampa Partito Democratico Ferrara
In risposta alla nota del Segretario di Rifondazione Comunista mi piace osservare che il bisogno di salute e la qualità dell’assistenza sanitaria dei nostri cittadini sono oggetto di massima attenzione da parte del Comune di Ferrara e del Partito Democratico di Ferrara; inoltre sul tema del pagamento delle rette socio assistenziali il PRC mi sembra un vecchio disco rotto che suona sempre la stessa musica.
Il sistema sanitario ed assistenziale regionale con propria legge n 24/2009 ha già provveduto a definire indirizzi sul costo della degenza in base a principi di equità, omogeneità e progressività.
Il tema è se l’ospite con il proprio reddito non riesce a pagare completamente la retta, chi deve intervenire?
Il Partito Democratico di Ferrara ritiene che secondo un generale principio solidaristico del nostro ordinamento, presente non solo nella carta costituzionale ma anche nel codice civile, i parenti più prossimi devono provvedere al mantenimento di chi è privo di risorse proprie.
Il partecipare nel limite delle proprie possibilità a mantenere un proprio caro non solo ha un forte valore etico, ma rientra in specifiche scelte politiche di gerarchia dei bisogni da soddisfare.
Viviamo un periodo di forti tagli da parte dello Stato, proprio nel momento in cui le famiglie che si rivolgono ai servizi sociali sono quanto meno raddoppiate, dove le risorse umane ed economiche per la tutela di minori in situazione di abbandono sono insufficienti; potrei fare un elenco lunghissimo ma credo di aver reso l’idea.
In Emilia Romagna si tratta di una precisa scelta politica che si condivide perché ritengo che le priorità dei bisogni siano altri, con questo non voglio dire che chi ha un parente ricoverato in una struttura debba ridursi in povertà, ma che debba coprire una parte di retta secondo il principio di proporzionalità sulla base di criteri oggettivi come l’ISEE o eventuali futuri strumenti ancora più equi.
Il fatto che vi siano sentenze in senso contrario non cambia i termini della discussione perché le sentenze applicano le leggi non fanno politica, allo stesso tempo le leggi sono frutto di una visione politica e in ogni caso devono prevedere una copertura economica altrimenti sono incostituzionali o inapplicabili.
I servizi alla persona devono essere frutto di una visione d’insieme della realtà sociale della città non si possono perseguire interessi particolari, o di persone colpite da specifiche patologie; al contrario è necessaria una assunzione di responsabilità globale.
La Posizione assunta da PRC è ormai nota, ma anche quando questa forza politica era rappresentata in consiglio comunale bisogna precisare che in occasione della discussione dei bilanci di previsione degli ultimi anni non si è mai registrata una loro proposta di emendamento con cui si spostavano risorse da un servizio per coprire gli oneri aggiuntivi derivanti dalla loro proposta di porre a carico della collettività l’intera quota delle rette socio assistenziali
Invece si è a conoscenza di un loro rappresentante designato in seno al consiglio d’amministrazione di ACER che nel 2013 ha percepito compensi, come ricavato dal sito dell’ Azienda, per un importo di 24.794,64 euro s ci si domanda perchè non vengono devoluti tali compensi al sostegno di un associazione per la ricerca sull’alzheimer? Non sono anche quelli soldi derivanti dalla pubblica fiscalità? Non sarebbe opportuno per coerenza dimettersi da un consiglio di amministrazione quando si è stati nominati da un Sindaco e dall’amministrazione di cui non si condividono le scelte politiche?
Renato Finco – Segretario Comunale PD Ferrara
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