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Ripartono i corsi per assistenti domiciliari (badanti) e baby-sitter

Da: Comunicazione sindaco Saletti

I corsi di formazione de progetto Rete Donna riaprono le porte a tutte le donne de l territorio interessate ad ampliare la propria formazione , andando a preparare le lavoratrici che intendano cimentarsi nelle professioni di baby sitting e assistenza alla persona.
“Con l’emergenza covid-19 il progetto si é interrotto sul nascere”- commenta l’Assessore alle Politiche Sociali Francesca Piacentini- “da VENERDì 26 GIUGNO potrà ripartire il corso di formazione per baby sitter, un’occasione per tutte quelle donne che desiderano intraprendere la professione. La ripartenza dei corsi costituisce un’opportunità concreta per chiunque ricerchi un lavoro o abbia esigenze legate alla cura di familiari non autosufficienti.” conclude Piacentini.
Le porte della Sala 2000 si apriranno, dunque, nella mattinata di VENERDì 26 giugno, per ospitare le candidate selezionate nella fase antecedente l’emergenza è avviare il primo ciclo di lezioni formative grazie alla collaborazione di IAL Emilia-Romagna. “Le iscrizioni non sono chiuse”- aggiunge l’Assessore alle Pari Opportunità Francesca Aria Poltronieri- “Questo è un momento di difficoltà per molte persone, la ripresa dall’emergenza non sarà facile, pertanto garantiamo la possibilità di partecipare ai corsi sino alla data del primo incontro, affinché anche questo progetto, avviato già da tempo, possa costituire un’opportunità professionale, oggi più che mai fondamentale”. A questo primo corso seguirà quello per le assistenti familiari, anch’esso gratuito e aperto ad un massimo di 15 donne partecipanti.
Al termine dei singoli percorsi verrà rilasciato un attestato di frequenza e sarà effettuato l’inserimento dei nominativi negli appositi registri che faranno da punto di riferimento per le esigenze delle famiglie in caso di ricerca di una babysitter e o di un assistente familiare.

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Riceviamo e pubblichiamo



PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)