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Ripartire in sicurezza con proposte su TARI e COSAP a Cento

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Da: Ufficio Stampa

“L’obiettivo prioritario è ripartire il prima possibile ed in sicurezza come abbiamo recentemente avuto modo di scrivere nella lettera che come Ascom Confcommercio provinciale abbiamo inoltrato ai sindaci del territorio provinciale” ricorda Marco Amelio, presidente della delegazione Ascom di Cento ed Alto Ferrarese e prosegue : “In particolare su Cento credo ci sia un ragionamento da fare e che abbiamo condiviso con la nostra base associativa e che riguarda la possibilità di azzerare il pagamento della COSAP (occupazione suolo pubblico) per il 2021 sul territorio comunale centese. Un’opportunità di rilancio che credo potrebbe essere utile non solo per i Pubblici Esercizi che dispongono delle distese esterne (mi riferisco ai dehors di bar, pizzerie, ristoranti, gelaterie…) ma è un ipotesi che credo potrebbe estesa ai negozi di vicinato che spesso insistono con le loro attività sotto i portici e che potrebbero utilizzare lo spazio coperto come ulteriore superficie espositiva. In questo mostrando una maggiore flessibilità logistica anche in funzione dei futuri protocolli sanitari” . Il ragionamento di Amelio si estende alla TARI: “Mi sembra assolutamente illogico ed ingiusto che i comparti economici (ricettivo e ristorazione in primis così come il commercio…) chiusi per via dell’emergenza sanitaria debbano pagare la TARI nei mesi in cui non hanno lavorato (marzo, aprile, maggio). Concetto peraltro già evidenziato nella missiva inviata ai primi cittadini. Siamo favorevoli ad una rimodulazione della Tassa Rifiuti che sconti gli importi dei mesi (caratterizzati da mancati incassi) dal calcolo complessivo – e conclude Amelio – e manterremo i contatti con il Comune di Cento, al quale chiederemo uno sforzo concreto e sistematico per rilanciare la città e le frazioni, eliminando il più possibile la burocrazia. Dobbiamo avere percorsi agili e snelli, altrimenti ogni provvedimento potrebbe rivelarsi del tutto insufficiente”.

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ASCOM FERRARA



PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)