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Riorganizzazione uffici postali, nuovo vertice in Regione Emilia-Romagna

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Prosegue l’impegno per chiedere al Governo la modifica del piano. Nei prossimi giorni incontri con Anci, sindaci e direttori di filiale per valutare soluzioni alternative.

Bologna – Prosegue l’impegno della Regione a livello nazionale per chiedere al Governo di intervenire su Poste italiane affinché riveda il progetto di riorganizzazione nazionale degli uffici postali. Nei prossimi giorni andranno avanti gli incontri con Anci, sindaci e direttori di filiale per verificare, sulla base delle specificità dei singoli uffici, la possibilità di soluzioni alternative.
É ciò che emerso dall’incontro che si è svolto ieri pomeriggio in Regione tra gli assessori al Bilancio Emma Petitti e alle Politiche per la montagna Paola Gazzolo con il responsabile dell’area territoriale Centro-Nord di Poste Italiane spa Gino Frastalli. Erano presenti per Anci Emilia-Romagna il vicepresidente vicario e sindaco di Noceto Fabio Fecci, il sindaco di Rottofreno e coordinatore provinciale di Piacenza Raffaele Veneziani e il direttore Gianni Melloni; per Uncem Emilia-Romagna il presidente Giovanni Battista Pasini e una rappresentante della Città metropolitana di Bologna.
“Nei prossimi giorni – sottolineano gli assessori Petitti e Gazzolo – proseguiranno nelle varie province gli incontri con i direttori di filiale per individuare assieme soluzioni che consentano di tutelare i servizi e le comunità interessate dalla riorganizzazione, in molti casi piccole, in zone montane e con una prevalenza di popolazione anziana per la quale gli uffici postali costituiscono anche un importante presidio sociale. Nel frattempo – concludono Petitti e Gazzolo – continua la nostra sollecitazione al Governo affinché rimetta mano al piano complessivo, che così com’è rischia di penalizzare fortemente territori che sono già svantaggiati”. /EC

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PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)