Riordino istituzionale, a Borgonovo e Ziano referendum per la fusione il prossimo 6 marzo
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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia Romagna
Petitti: “Anticipata la data come richiesto dai sindaci. Entro fine anno il presidente Bonaccini firmerà il decreto di indizione. Contributi statali raddoppiati da 350 a 700 mila euro per il nuovo Comune”
“Il referendum consultivo tra i cittadini di Borgonovo Val Tidone e Ziano Piacentino (Pc) si potrà svolgere il prossimo 6 marzo, come concordato con i sindaci dei Comuni interessati”. Lo annuncia l’assessore regionale al Riordino istituzionale Emma Petitti, all’indomani dal via libera dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna alprogetto di legge regionale per l’istituzione di un nuovo Comune che deriverà dalla fusione delle due amministrazioni piacentine.
“La data del 13 marzo originariamente indicata per lo svolgimento della consultazione – spiega Petitti – sarà anticipata, come richiesto dai sindaci, al 6 marzo 2016. Entro fine anno il presidente della Regione Stefano Bonaccini firmerà il decreto di indizione del referendum consultivodei cittadini, che dovranno esprimersi sulla nascita del nuovo Comune unico”.
“La Regione ha dato una risposta in tempi rapidi alla richiesta degli amministratori di Borgonovo e Ziano”, ha aggiunto l’assessore esprimendo soddisfazione perché “con l’avvio di questo processo chiudiamo un anno che ha visto realizzarsi già altre 4 nuove fusioni, cui si aggiunge questa, e sono arrivate altre richieste e interessamenti da parte di numerosi Comuni. Si tratta di scelte istituzionali giuste che la Regione sostiene anche attraverso l’attività dell’Osservatorio sulle fusioni e che vanno al di là dell’appartenenza politica. Le amministrazioni coinvolte hanno a disposizione risorse certe importanti, sia nazionali sia regionali, e acquistano maggiori possibilità di competitività nei propri territori e di capacità di programmazione. In particolare – ha concluso Petitti – nel caso di Borgonovo e Ziano, con l’ultimo intervento previsto dalla legge di stabilità nazionale, i contributi statali raddoppieranno da 350 a 700 mila euro annui per 10 anni, anche grazie al fatto che si tratta di una fusione molto significativa (la prima in Provincia di Piacenza) che riguarda Comuni che, insieme, uniranno oltre 10 mila abitanti”.
Dopo il passaggio di ieri in Aula, la procedura prevede la sospensione dell’iter in attesa del pronunciamento delle popolazioni interessate, che dovranno scegliere anche il nome del nuovo Comune.
Le fusioni in Emilia-Romagna
In regione sono state concluse 8 fusioni.
Dal 1° gennaio 2014 sono nati 4 nuovi Comuni (al posto di 12 preesistenti) di Valsamoggia (Bo), Fiscaglia (Fe), Poggio Torriana (Rn) e Sissa Trecasali (Pr) .
Dal 1° gennaio 2016 prenderanno vita altri 4 nuovi Comuni di Ventasso (Re), Alto Reno Terme (Bo), Polesine Zibello (Pr) e Montescudo-Monte Colombo (Rn), che ne sostituiranno 10 preesistenti.
Il 6 marzo 2016 si terrà il referendum consultivo delle popolazioni dei due Comuni di Borgonovo Val Tidone e Ziano Piacentino (Pc).
Sono già state presentate alla Giunta due nuove richieste per la fusione da parte dei Comuni di Mondaino, Montegridolfo e Saludecio (Rn) e da parte dei Comuni di Casalfiumanese, Fontanelice e Borgo Tossignano (Bo); i Comuni di Mirabello e Sant’Agostino (Fe) hanno già approvato nei rispettivi consigli le delibere di richieste di fusione alla Regione e sono già stati avviati altri percorsi di fusione (due in provincia di Piacenza e uno di Reggio Emilia) le cui nuove istanze alla Giunta sono attese entro l’anno.
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