Skip to main content

Rimodulazione delle linee, ecologia e incentivi agli studenti: le proposte di Modonesi sulla mobilità

Articolo pubblicato il 20 Marzo 2019, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


Da: Aldo Modonesi Sindaco

Aldo Modonesi: “Buoni dati sul traporto pubblico locale, ma a Ferrara possiamo muoverci meglio”

I dati recentemente presentati dall’Agenzia della Mobilità segnano un trend positivo per l’utilizzo del trasporto pubblico Ferrara. Aumentano i passeggeri e soprattutto nei giorni feriali le linee cittadine risultano più utilizzate che in passato. Una spinta particolarmente positiva arriva dagli studenti universitari.

“Per Ferrara però dobbiamo fare di più e muoverci meglio. L’obiettivo è ambizioso, ovvero che entro il 2030 il 20% del trasporto cittadino avvenga con mezzi pubblici, a basso impatto sull’ambiente. Possiamo raggiungerlo, con il coinvolgimento di pendolari, lavoratori e studenti, migliorando i collegamenti tra i poli del territorio comunale in modo che chiunque voglia contribuire al benessere di Ferrara, possa farlo con un gesto semplice come usare un mezzo pubblico. – spiega il candidato sindaco Aldo Modonesi, che puntualizza – Voglio che tutti i ragazzi e le ragazze da 12 a 16 anni possano salire sull’autobus senza pagare il biglietto, che la flotta diventi ancora più ecologica, con mezzi elettrici nel centro storico e a metano nei tragitti extraurbani, che le linee rispondano agli effettivi bisogni dei cittadini, arrivando dove serve e in tempi rapidi”.

“Da settembre 2018 sono stati diversi gli incentivi introdotti. La tariffa urbana è stata estesa a tutte le frazioni del Comune, gli studenti di terza media hanno l’abbonamento bus gratis e chi ha un abbonamento del treno non paga l’autobus. Grazie alla collaborazione del Comune, di AMI, di TPER e della Regione Emilia-Romagna sono stati raggiunti buoni risultati che vanno consolidati e rafforzati”.

sostieni periscopio

Sostieni periscopio!

Tutti i tag di questo articolo:

Riceviamo e pubblichiamo



Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani