Rifugiati: nessun tetto per esseri umani che chiedono aiuto
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da: organizzatori
Dichiarazione di Leonardo Fiorentini, consigliere comunale eletto come indipendente nella lista di SEL: “E’ ora di smetterla di far strumentale polemica politica sulla pelle delle persone”
Leggo sulla stampa dichiarazioni di fuoco di alcuni esponenti politici allarmati per lo sforamento del presunto tetto di 400 rifugiati nella nostra provincia.
Credo sia ora di smetterla di far strumentale polemica politica sulla pelle delle persone.
Sì perchè, parrebbe bene ogni tanto ricordarlo, sono persone quelle che fuggono dalla fame, dalla miseria, dal terrore, dalle torture e dalle guerre.
Quelle vere.
E sia chiaro che non basta farsi fotografare con loro per lavarsi la coscienza. La coscienza dovrebbe imporci di accoglierli tutti, altro che tetto di 400. Non perchè ce lo dice l’Europa o la nostra Costituzione, non perchè vi siano obblighi derivanti dal diritto internazionale o da quello nazionale.
Semplicemente perchè sono esseri umani in difficoltà che fuggono da situazioni drammatiche e che – spesso dopo viaggi allucinanti in cui hanno più volte rischiato la vita – arrivano sulle nostre coste chiedendo il nostro aiuto.
E sarebbe troppo facile appellarsi alla coscienza cristiana, di cui spesso quegli stessi esponenti politici si ritengono eroici paladini ed unici difensori. Io mi appello alla nostra coscienza in quanto, semplicemente, esseri umani.
Certo sarebbe più facile farlo per un micio in difficoltà o un cagnolino abbandonato. Del resto mi rendo conto che in un periodo storico in cui si istituisce il premio all’amministratore meno buonista, queste parole possano sembrare fuori contesto, ma è così: abbiamo il dovere, etico e morale, prima che giuridico, di aiutare altri esseri umani in difficoltà, siano essi italiani o stranieri.
Almeno questo succede in una società che sia degna di questo nome ed in cui valga la pena di vivere.
Chi si scaglia contro di loro, chi si chiede “dove li mettiamo” (dimenticando che solo nella nostra città vi sono oltre 5400 alloggi sfitti), chi grida all’allarme dei cittadini (quando ben pochi cittadini si sono sinora accorti della presenza in città di 200 rifugiati), chi inneggia all'”aiutiamoli a casa loro”, salvo poi tagliare inesorabilmente i fondi alla cooperazione internazionale, chi dice “rimandiamoli a casa”, dimenticandosi che a casa loro molto spesso, semplicemente, si muore, chi urla “prenditeli a casa tua”, dimenticando che la comunità è casa nostra, insomma chi fomenta la paura fine a se stessa, cerca solo di lucrare politicamente sulla tragedia altrui.
Leonardo Fiorentini
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