Da: Ufficio Stampa Regione Emilia-Romagna
Ricostruzione post sisma. Arrivano a 57 milioni di euro i contributi a fondo perduto per rivitalizzare i centri storici nei Comuni del cratere. Nuova ordinanza del presidente Bonaccini: altri 7,5 milioni per imprese e professionisti rimasti esclusi. “Stanziati tutti i fondi necessari, mai come in questo momento è fondamentale essere al fianco dei territori e di chi vuole investire in attività e lavoro”
Complessivamente saranno oltre 1.000 i soggetti finanziati. Domande dal 9 al 16 settembre. In arrivo quarta finestra del bando a marzo 2021
Prosegue l’importante progetto di rivitalizzazione dei centri storici colpiti dal sisma del 2012. Un’iniziativa avviata a febbraio 2019, con una dotazione economica iniziale di 35 milioni di euro, che con la nuova ordinanza firmata dal presidente della Regione e commissario delegato per la Ricostruzione, Stefano Bonaccini, arriva oggi a sfiorare i 57 milioni di euro complessivi di contributi a fondo perduto.
Quest’ultimo provvedimento interesserà in particolare le imprese che alla data del 4 giugno 2020 avevano avviato la procedura di caricamento della domanda di contributo sulla piattaforma telematica Sfinge, sulla terza finestra del “bando volto a favorire il ripopolamento e la rivitalizzazione dei centri storici dei comuni più colpiti dagli eventi sismici del 2012”, senza però riuscire a completare l’invio a causa del raggiungimento del numero massimo delle domande presentabili. Infatti, l’altissima domanda di accesso a questo bando aveva portato all’esaurimento delle risorse disponibili in meno di un minuto. Preso atto del grande interesse, la Regioneha deciso di stanziare ulteriori 7,5 milioni di euro per dare risposta positiva ai 177 soggetti rimasti esclusi dalla candidatura. Per loro sarà quindi possibile presentare domanda dal 9 al 16 settembre, sempre attraverso la piattaforma Sfinge che aprirà alla compilazione già dal 8 settembre.
“Mai come in questo momento è necessario essere al fianco dei territori- afferma il presidente Bonaccini– e soprattutto di chi con coraggio e tenacia vuole investire in attività e lavoro nei centri storici, cuore delle nostre comunità. Per questa ragione abbiamo voluto trovare le risorse necessarie a sostenere aziende, imprenditori e professionisti rimasti esclusi, rafforzando una misura che ci permette di dare risposta a tanti, intercettando una volontà di fare che continua a essere la forza di questa terra e dell’Emilia-Romagna e che ci permetterà di rialzarci, insieme, anche dopo la durissima crisi pandemica”.
Come per le precedenti finestre, le risorse saranno destinate alle imprese e ai professionisti che propongono investimenti nei centri storici dei 30 comuni appartenenti al cratere ristretto del sisma 2012, con una dotazione massima prevista per le realtà di Ferrara, Cento e Carpi che insieme non potranno superare la cifra di 1.072.500 euro di contributo.
Altra novità dell’ordinanza riguarda la conferma di una quarta finestra del bando, che slitterà al 4 marzo 2021, per consentire il completamento degli interventi pubblici e dare modo alle imprese insediate in questi territori di procedere con i loro investimenti. Per quest’ultima finestra, che completerà il progetto di rivitalizzazione, è destinata la somma di 5 milioni di euro.
Si stima che nel complesso saranno oltre 1.000 le imprese sostenute da questa importante misura, con un contributo medio attorno ai 60 mila euro pro capite. /va.ma.
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