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Da: Regione Emilia-Romagna

L’annuncio oggi in Regione durante il Comitato istituzionale presieduto dal Commissario e presidente della Regione Stefano Bonaccini, insieme con i sindaci

Bologna – Stanziati ulteriori 65 milioni di euro per il tessuto produttivo e sociale dei centri storici dei 30 Comuni del cosiddetto “cratere ristretto”, colpiti dal sisma del 2012. Di questi, 30 milioni saranno destinati ad opere pubbliche dei Piani organici per progetti dei Comuni e 35 milioni quale contributo per le micro, piccole e medie imprese che vogliono tornare o iniziare a investire nei centri storici con attività commerciali, industriali e artigianato e per iniziative di Associazioni, fondazioni, enti no profit.

È questo l’annuncio che ha dato questa mattina dall’assessore regionale alle Attività produttive con delega alla Ricostruzione post sisma, Palma Costi, durante la riunione del Comitato istituzionale con i sindaci dei 30 comuni rimasti nel cratere, convocato a Bologna in viale Aldo Moro, alla presenza del presidente della Regione e commissario delegato alla ricostruzione, Stefano Bonaccini.

Quella di oggi è stata la prima riunione con i sindaci del cosiddetto “cratere ristretto”. Dal 2 gennaio è, infatti, operativo il cratere dimezzato a 30 Comuni su cui si concentreranno le attività dei prossimi anni. Mentre avanza la ricostruzione privata e pubblica, la Regione decide di accelerare e investire anche in nuove misure collaterali destinate al sostegno dell’economia e della socialità dei centri storici, per rivitalizzare “piazze e portici” nei Comuni dove la delimitazione delle “zone Rosse” ha causato maggiori difficoltà proprio alle piccole attività commerciali e di servizio.

“Le risorse in arrivo- afferma l’assessore Costi- per gli interventi di rivitalizzazione dei centri storici e urbani, 35 milioni di euro, andranno a completare la rigenerazione del tessuto produttivo e sociale delle comunità. Questo si affiancherà al lavoro di completamento dei cantieri avviati nei centri storici, opere, peraltro, fra le quali numerosi luoghi di culto, in molti casi già completate. Ben 30 milioni verranno utilizzati per opere di urbanizzazione che definiremo con i sindaci dei Comuni interessati, coi quali abbiamo condiviso di completare il finanziamento del Piani organici delle opere pubbliche di loro competenza. Questo ci consentirà di ultimare il fondamentale tassello della ricostruzione rappresentato dai centri storici, sul quale, dallo scorso anno, abbiamo accelerato dopo aver terminato la concessione dei contributi relativi agli interventi privati, in via di completamento, ricostruzione privata, cioè abitazioni e in particolare delle imprese, e quella delle scuole. Questo continuando a lavorare insieme alle comunità locali”.

I 30 Comuni dell’area “cratere ristretto”

Gli interventi infatti riguarderanno i Comuni che sono restati rimasti nell’area definita “cratere” (29 sono usciti al fine del 2018): nel bolognese sono Crevalcore, Galliera, Pieve di Cento, San Giovanni in Persiceto; nel ferrarese Bondeno, Cento, Ferrara, Mirabello-Sant’Agostino, Poggio Renatico, Vigarano Mainarda; nel modenese Bastiglia, Bomporto, Camposanto, Carpi, Cavezzo, Concordia sulla Secchia, Finale Emilia, Medolla, Mirandola, Novi di Modena, Ravarino, San Felice sul Panaro, San Possidonio, San Prospero, Soliera, nel reggiano Fabbrico, Guastalla, Luzzara, Reggiolo, Rolo.

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