Skip to main content

Ricostruzione fabbricati agricoli. Bergamini e Saletti: “Il 30 giugno scadranno i termini per la ricostruzione dei fabbricati agricoli”

Articolo pubblicato il 17 Giugno 2020, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


Da: Ufficio stampa
Fabio Bergmini

«Il 30 giugno arriveranno a conclusione i termini previsti per la ricostruzione dei fabbricati agricoli, ma lo stop imposto ai cantieri dall’emergenza Covid-19 rischia di non consentire a tutti di arrivare a conclusione delle opere avviate. Bonaccini deve, per questo motivo, chiedere all’Europa una proroga dei termini, che rischiano altrimenti di affossare il settore primario». Il grido di allarme degli agricoltori emiliani, colpiti dal sisma del 2012 e ora anche dalle conseguenze dell’emergenza sanitaria, non è rimasto inascoltato. E’ stato il consigliere regionale della Lega, Fabio Bergamini, a prendere l’iniziativa. Bergamini ha inviato una lettera al presidente della Regione, Stefano Bonaccini, allo scopo di capire quale sia l’attuale situazione. «Diversi agricoltori preoccupati continuano a chiamarmi, per sapere se ci sarà una proroga circa i termini concessi per le pratiche che li riguardano. Perché quella concessa finora, soltanto di un mese, non sarà sufficiente a portare a compimento i lavori». A fronte di uno stop di quasi tre mesi di tutti i cantieri edili, infatti, i termini previsti dalla specifica ordinanza per la ricostruzione dei fabbricati rurali sono slittati dal 29 maggio al 30 giugno. Un intervallo troppo breve, in quanto le aziende impegnate nella ricostruzione si sono ritrovate a dover correre contro il tempo, ad esempio per l’approvvigionamento dei materiali. Nel solo territorio bondenese ci sono attualmente circa una decina di cantieri aperti per fabbricati agricoli, ed alcuni di questi potrebbero non arrivare a conclusione. «Siamo preoccupati da questa situazione e cercheremo di perorare in tutte le sedi istituzionali la causa delle nostre imprese agricole», aggiunge il sindaco di Bondeno, Simone Saletti. «Se entro i termini prestabiliti non si arriverà a conclusione, si chiuderanno inevitabilmente i rubinetti dei contributi per la ricostruzione, e sarebbe un dramma», precisano il primo cittadino e il consigliere regionale leghista. Qual è il problema che attualmente pare insormontabile? «La concessione di contributi per i fabbricati rurali funzionali alle attività agricole – spiega Bergamini – è stata fatta su deroga dell’Unione Europea. Bonaccini deve cercare di stringere i tempi con l’Europa, per strappare una proroga rispetto ai termini del 30 giugno. Siamo fiduciosi che si possa arrivare ad una soluzione di buon senso, ma occorre agire in fretta».

sostieni periscopio

Sostieni periscopio!

Tutti i tag di questo articolo:

Riceviamo e pubblichiamo



Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani