Appena iniziato il lockdown di marzo, una mia amica mi invia un messaggio per invitarmi a seguire un webinar gratuito sul metodo di studio di Massimo De Donno (ideatore del corso Genio in 21 Giorni). Il primo punto che disse, lo step numero zero per uno studio efficace senza perdita di tempo, fu: metti in ordine la scrivania. Eh già, un ambiente ordinato significa molto per la nostra capacità di concentrazione. Allora mi è tornato in mente quando, da adolescente, ho reagito ai periodi più critici riordinando la mia camera; cercavo l’equilibrio interiore, ma quello esteriore poteva diventarne uno specchio, o aiutarmi a trovarlo. In effetti, scegliere la disposizione degli oggetti stimola il senso critico: questo mi serve o lo butto? E qual è il posto più funzionale per questo?…
Ho scoperto che per i monaci buddhisti mettere in ordine ha un grande valore ed è una forma di meditazione. Ordine significa anche scegliere di seguire una regola, di rivestire un ruolo (penso alla Chiesa cristiana quando dice “ordinare sacerdote”, “l’ordine dei frati”, ecc).
Per quel che mi riguarda, posso confermare che sistemare la scrivania mi ha aiutato a studiare meglio. Non solo: pormi degli obiettivi da appuntare su un’agenda la domenica per la settimana successiva, e la sera per il giorno dopo pure hanno aiutato molto la mia persona e formazione. Credo che l’importante sia non cadere al lato opposto del caos, ossia un formalismo troppo rigido: organizziamo sì le giornate, ma lasciamoci anche scombinare i piani se serve! A volte è molto meglio così!
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Vittoria Barolo
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