Rice Above
In questi giorni folli, giorni in cui Trump parla di chiudere internet e una coraggiosa aquila calva gliene canta quattro c’è poco da fare.
Possiamo solo cercare di capire dove sta andando il mondo.
Roba facile facile, insomma.
Per questo oggi torniamo a parlare di un indicatore in questi casi infallibile: Instagram.
Ma aggiungiamo ottani alla benza perchè qui si parla di Instagram + Giappone.
Scopro infatti quest’ennesima “cosa virale” che impazza nel paese del Sol Levante, una cosa che è stata prontamente battezzata “Rice Ball Babies”.

Album: “Chocolate Synthesizer” del 1994
In sostanza, un adulto prende per la faccia il più o meno cosciente neonato e gli comprime le guanciotte.
Così, per colmare questa lacuna: far assomigliare la faccia dei bebè alle polpette di riso.
Super!
Possiamo farlo anche a casa amici, servono solo due mani e un comune bambino piccolo piccolo.
Non ho controllato se ci sono già dei tutorial su YouTube ma se domani ho tempo provo a farne uno.
A questo punto, mentre attendiamo che qui da noi, qualcuno frigga il proprio figlio per farlo somigliare a un arancino, qualche adulto si incida una guancia col coltello per diventare un sofficino e qualche tenerone ci dimostri che è così tenero che si taglia con un grissino ci resta solo una cosa da fare, mentre inganniamo il tempo: celebrare il Giappone con uno dei suoi migliori contributi all’umanità.
Questo pezzo scritto e suonato da uno che così, per amor di performance si è affettato un pezzo di chiappa proprio come in quella barzelletta di Pierino.
Ogni giorno un brano intonato alla cronaca selezionato e commentato dalla redazione di Radio Strike.
Selezione e commento di Andrea Pavanello, ex DoAs TheBirds, musicista, dj, pasticcione, capo della Seitan! Records e autore di “Carta Bianca” in onda su Radio Strike a orari reperibili in giorni reperibili SOLO consultando il calendario patafisico. xoxo <3
Radio Strike è un progetto per una radio web libera, aperta ed autogestita che dia voce a chi ne ha meno. La web radio, nel nostro mondo sempre più mediatizzato, diventa uno strumento di grande potenza espressiva, raggiungendo immediatamente chiunque abbia una connessione internet.
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PAESE REALE
di Piermaria Romani
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)