Riapre dopo il restauro il portone principale della Biblioteca Ariostea e Massimo Bocchiola racconta il mestiere di traduttore
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Da: comune di Ferrara
Venerdì 23 settembre ritornerà fruibile l’accesso principale della Biblioteca Comunale Ariostea. Dopo alcuni mesi di interruzione, a causa degli atti vandalici che avevano seriamente danneggiato il settecentesco portale di Palazzo Paradiso, gli utenti potranno nuovamente utilizzare lo storico accesso su via Scienze 17. Il lavoro di restauro è stato particolarmente delicato e gravoso, ma il risultato finale va oltre ogni più rosea aspettativa. Da venerdì prossimo i cittadini ferraresi potranno così tornare a riappropriarsi completamente del più importante simbolo della cultura cittadina.
La riapertura del portale sarà preceduta alle 9 da una semplice cerimonia di inaugurazione alla quale parteciperanno il vice sindaco Massimo Maisto, l’assessore Aldo Modonesi, il dirigente del Settore Attività culturali Giovanni Lenzerini, il dirigente del Servizio Biblioteche e Archivi Enrico Spinelli, la dirigente del Servizio Beni Monumentali Natascia Frasson e l’architetto Raffaela Vitale.
Racconta tutte le implicazioni del mestiere di traduttore il libro di Massimo Bocchiola, dal titolo ‘Mai più come ti ho visto’ (Edizioni Einaudi, 2015), che lunedì 26 settembre alle 17 sarà presentato nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea. Nel corso dell’incontro, a cura dell’associazione culturale Amici della Biblioteca Ariostea, dialogheranno con l’autore Matteo Galli e Andrea Gatti dell’Università di Ferrara.
Massimo Bocchiola è filologo romanzo e docente presso l’Università di Pavia, traduttore di opere letterarie e autore egli stesso di opere di poesia e narrativa. In questo libro, un po’ saggio e un po’ romanzo, racconta il suo mestiere di traduttore, di chi insegue per centinaia, migliaia di pagine le parole degli altri, senza mai davvero raggiungerle. E riflette sul legame fra la traduzione e il tempo. Restituire un testo in un’altra lingua significa far rivivere il passato, modificarlo, rendere la sua eco infinita, e quindi in qualche modo superare il limite, sconfiggere la morte.
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