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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

La formazione post diploma non universitaria che risponde ai fabbisogni di innovazione e specializzazione dei settori produttivi strategici dell’economia dell’Emilia-Romagna. L’assessore Bianchi: “Corsi realizzati con le imprese e dentro le imprese”

La Giunta regionale ha approvato l’offerta formativa 2015-2016 della rete regionale di scuole di alta tecnologia. Sono 14 i percorsi biennali che le 7 Fondazioni ITS (Istituti Tecnici Superiori) avvieranno nel prossimo anno formativo. Una formazione post diploma non universitaria che risponde ai fabbisogni di innovazione e specializzazione dei settori produttivi strategici dell’economia dell’Emilia-Romagna, progettata e realizzata congiuntamente dalle imprese, università, enti di ricerca, istituti scolastici, enti di formazione professionali ed enti locali che costituiscono le Fondazioni e che permetterà ad oltre 300 persone di conseguire il diploma di tecnico superiore.
La nuova programmazione è stata presentata oggi a Bologna in conferenza stampa dall’assessore regionale alla Formazione e al Lavoro Patrizio Bianchi e dai presidenti delle Fondazioni. Per l’Its di Bologna, Modena e Reggio Emilia era presente Ampelio Corrado Ventura, per l’Its di Mirandola Massimo Pulvirenti, Cristina Dodici per l’Its di Piacenza, Egidio Amoretti per l’Its di Parma, per l’Its di Rimini Nicola Spagnuolo, per Its Cesena Massimo Pellegrini e Simone Corli per l’Its di Ferrara.
“Gli Istituti tecnici superiori sono la parte centrale del nostro sistema formativo, quella di cui hanno maggiore necessità le imprese più avanzate, quelle che innovano e che agiscono sul mercato internazionale – ha spiegato l’assessore Patrizio Bianchi – Si tratta di corsi fatti con le imprese e dentro alle imprese. I ragazzi che frequentano questi corsi trovano lavoro ancora prima di terminare il percorso formativo”.
Le 7 Fondazioni Its, segmento fondamentale dell’infrastruttura educativa regionale per lo sviluppo della filiera di istruzione e formazione tecnica e professionale integrata e delle competenze scientifiche, tecnologiche e tecniche del capitale umano regionale, operano a supporto della “Strategia regionale di ricerca e innovazione per la Specializzazione Intelligente”. La strategia pluriennale che la Regione Emilia-Romagna ha definito per il rafforzamento competitivo e la crescita occupazionale a partire dai pilastri dell’economia del territorio e degli ambiti considerati ad elevato potenziale di innovazione sociale.
La rete è costituita dall’Istituto tecnico superiore meccanica, meccatronica, motoristica, packaging – ITSMaker – nato dall’unione delle tre Fondazioni ITS di Bologna, Modena e Reggio Emilia nel settembre 2013, cuore del polo tecnologico di area meccanica e meccatronica della Regione Emilia Romagna. Con oltre 80 imprese socie della fondazione, tra cui leader che operano a livello internazionale come Caprari, Case New Holland Italia, Ferrari, G.D, I.M.A. Industria Macchine Automatiche, Lombardini, Marchesini Group, Reggiana Riduttori, Sacmi Imola Sc , Vm, Walvoil, è l’ITS più grande d’Italia. L’Istituto tecnico superiore agro-alimentare – Fondazione ITS Tech&Food Parma con sede nella cosiddetta Food Valley Italiana – opera nella collaborazione con imprese come Barilla, Camst Soc. Coop, Alma Scuola Internazionale di Cucina Italiana L’Istituto tecnico superiore mobilità sostenibile – con imprese socie della Fondazione come la Cooperativa San Martino, Terminal Piacenza intermodale e Ikea, ha sede a Piacenza e risponde alla necessità di qualificare le competenze per la pianificazione, gestione e controllo della mobilità di mezzi, merci e persone L’Istituto tecnico superiore territorio, energia, costruire con sedi a Ferrara e Ravenna, forma tecnici per un’edilizia che guarda al costruire e al restauro in chiave di efficienza energetica e antisismica e a supporto dei processi di produzione dell’energia. L’Istituto tecnico superiore nuove tecnologie della vita – tra i soci anche B. Braun Avitum Italy, Bellco, Elcam Medical Italy, Fresenius Hemocare Italia – con sede a Mirandola, uno dei più importanti distretti biomedicali mondiali, con oltre 100 aziende specializzate e un tecnopolo con cui la Fondazione opera in stretta connessione, risponde alla domanda di professionalità da inserire nelle aree progettazione, produzione, assicurazione qualità del settore. Per cultura e creatività, coniugati alle nuove tecnologie e al design, per l’innovazione dei servizi e dei settori manifatturiero artigiano e industriale, c’è l’Istituto tecnico superiore industrie creative con sede a Cesena. Infine, per la qualificazione delle strutture e dell’offerta turistica e culturale l’Istituto tecnico superiore turismo benessere con sede a Rimini.

I percorsi biennali per il 2015-2016
I 14 percorsi, approvati dalla Giunta con delibera n. 563/2015, vedono confermate alcune specializzazioni già attivate anche nei bienni precedenti e l’introduzione di alcune importanti novità. Ai 4 percorsi realizzati a Bologna, Modena e Reggio Emilia dall’Its meccanica, meccatronica, motoristica, packaging (Tecnico superiore del veicolo con specializzazione in motori endotermici, ibridi ed elettrici; Tecnico superiore per l’automazione e il packaging; Tecnico superiore in sistemi meccatronici e Tecnico superiore dei materiali per la progettazione e produzione meccanica) si aggiunge un nuovo percorso, con sede a Fornovo (PR), per “Tecnico superiore per la progettazione di prodotti innovativi con impiego di materiali compositi avanzati e tecnologie di additive manufacturing” che si avvarrà della collaborazione di un’ impresa come Dallara – recentemente entrata nella Fondazione – una delle più importanti realtà specializzate nella progettazione, produzione e sviluppo di vetture da competizione con sede sulle colline parmensi e un centro per la ricerca e lo sviluppo a Indianapolis.
L’organizzazione e la fruizione dell’informazione e della conoscenza e le nuove tecnologie per l’informazione e la comunicazione sono al centro dei due percorsi realizzati dall’Its Industrie culturali e creative. Infomobilità e infrastrutture logistiche è la specializzazione che contraddistingue l’Its di Piacenza, e le produzioni e le trasformazioni agrarie, agroalimentari e agro-industriali quello di Parma.
Una novità, rispetto alla programmazione precedente, è il percorso per diventare “Tecnico superiore per la gestione e la verifica degli impianti energetici” che sarà realizzato a Ravenna dall’Its territorio, energia, costruire, che realizza anche il percorso per “Tecnico superiore per l’innovazione e la qualità delle abitazioni e del patrimonio edilizio anche mediante il rilevamento e il monitoraggio del sistema edificio-territorio” a Ferrara. Un’offerta, rispetto al passato, maggiormente focalizzata sull’efficienza energetica.
A Mirandola, a conferma delle politiche e dell’impegno per i territori colpiti dal sisma, per il secondo anno prenderà il via il percorso per “Tecnico specializzato nella produzione di apparecchi e dispositivi biomedicali”.
Due le specializzazioni realizzate dall’Its turismo e benessere: un percorso per tecnico superiore nella gestione delle strutture turistico-ricettive con sede a Rimini e uno per formare nuove professionalità specializzate nella promozione e nel marketing delle filiere e delle attività culturali che si terrà a Bologna.
I corsi saranno avviati entroil 30 ottobre 2015, le iscrizioni per accedere alle selezioni saranno aperte dal 1 luglio 2015 al 10 ottobre 2015.

A chi si rivolge l’offerta formativa
L’offerta formativa degli ITS – che, insieme ai percorsi IFTS in corso di valutazione e ai percorsi di formazione Superiore, costituisce la Rete Politecnica – si rivolge a giovani e adulti, non occupati o occupati, in possesso del diploma di istruzione secondaria superiore.
I percorsi biennali sono gratuiti, in quanto finanziati con il concorso di risorse comunitarie, nazionali e regionali per 3 milioni e 920 mila euro. Istituiti per la prima volta in Emilia-Romagna nell’anno formativo 2011/2012, i percorsi, post-diploma, sono alternativi all’università ma ad essa strettamente collegati. Affiancano all’attività di aula, affidata a esperti provenienti dal mondo del lavoro, a formatori e docenti della scuola e dell’università, diverse esperienze di formazione in imprese in Italia e all’estero.
Al termine del biennio, si ottiene un diploma di tecnico superiore.
La qualità dell’offerta formativa delle Fondazioni e la sua coerenza con la domanda di tecnici altamente specializzati proveniente dal sistema economico non solo regionale sono confermate dagli esiti occupazionali. Dei 175 diplomati che hanno frequentato il biennio 2011-2013 il 79,4% è oggi occupato. Si tratta di una media. Nei settori che in questi anni hanno risentito meno della crisi gli esiti sono pari al 100%. Se si guarda al biennio successivo, il 2012-2014 – lavora già il 60,6% dei 175 diplomati che hanno concluso il percorso tra la fine 2014 e l’inizio del 2015. Anche in questo caso per alcune Fondazioni che operano in settori in crescita, il dato è decisamente superiore, con punte del 90% di occupati a 6 mesi dalla conclusione del percorso.
Nel corso della IV Conferenza dei Servizi “Gli Istituti Tecnici Superiore per lo sviluppo del Paese” indetta dal MIUR il 28 maggio 2015, sono stati illustrati gli esiti del monitoraggio e della valutazione del percorsi ITS attivati in Italia del primo biennio di attuazione. Il monitoraggio nazionale è realizzato da INDIRE (Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa) su 5 indicatori: attrattività, occupabilità, professionalizzazione/ permanenza in impresa; partecipazione attiva; reti interregionali. Otto dei nove percorsi programmati dalla Regione nel primo biennio si sono posizionati nella fascia più alta (70-100) confermando la qualità dell’offerta formativa regionale. Le Fondazioni che li hanno realizzati riceveranno a titolo di primalità riceveranno un 10% di risorse in più da parte del Ministero.
Maggiori informazioni sui contenuti dei percorsi biennali ITS e sulla Rete politecnica sono reperibili sul portale regionale E-R Formazione Lavoro all’indirizzo:
http://formazionelavoro.regione.emilia-romagna.it/rete-politecnica

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