«Restituiamo il Volano alla natura e agli abitanti»
Tempo di lettura: 2 minuti
da: Consorzio “Wunderkammer”
Tante idee per valorizzare la darsena, raccolte dal world cafè organizzato a Wunderkammer
«Salviamo il Po di Volano dalla burocrazia e restituiamolo alla natura e agli abitanti». La richiesta che arriva da Antonella Antonellini, dell’associazione Fiumana, è concisa ma efficace: sintetizza bene il desiderio espresso dalle tante persone che sabato 10 ottobre hanno voluto partecipare al world cafè che si è tenuto a Wunderkammer per ripensare il rapporto che lega tra il capoluogo estense al corso d’acqua che lo attraversa.
All’incontro, organizzato dall’associazione Basso Profilo per il progetto Smart Dock, sono intervenuti i residenti e i commercianti del quartiere ma anche tanti rappresentanti di enti e istituzioni, dal vicesindaco di Ferrara Massimo Maisto al presidente della sezione locale di Italia Nostra, Andrea Malacarne, assieme all’architetto Daniela Cardinali, del Servizio regionale per la pianificazione urbanistica e paesaggistica. Non hanno fatto mancare il loro apporto il presidente del Canoa Club Ferrara, Mauro Borghi, e il portavoce del Comitato Zona Stadio, Massimo Morini.
Ognuno ha contribuito confrontandosi con gli altri in modo informale, di fronte a una tazza di caffè, provando a immaginare cinque scenari possibili per il futuro di questa importante ma spesso dimenticata porzione di territorio.
Tra le proposte di valorizzazione ha raccolto consenso l’idea di attrezzare il fiume e i suoi affluenti con delle zattere mobili dove poter svolgere attività di animazione ed eventi, e l’interpretazione in chiave slow tourism dell’idrovia, che un tavolo di lavoro ha voluto ribattezzare “idrovicolo”. Tra i suggerimenti anche quello di comprendere le vie d’acqua in una nuova concezione di mobilità pubblica, non più vincolata unicamente all’asfalto e alla rotaia nella progettazione di percorsi e itinerari.
Gli esiti del world cafè verranno presentati pubblicamente nel pomeriggio di venerdì 30 ottobre a Wunderkammer, dalle 16 alle 19, nell’incontro conclusivo del progetto, intitolato “Diari di bordo”. In quell’occasione, oltre ai propositi dei cittadini, verranno discussi anche le ricerche condotte su casi studio europei dal Citer, il laboratorio di progettazione urbana e territoriale del Dipartimento di Architettura di Unife. Seguirà alle 19.30 la performance di musica concreta curata dall’artista Dominique Vaccaro, composta con i suoni raccolti durante la residenza nella houseboat ormeggiata a Pontelagoscuro.
I promotori e finanziatori di Smart Dock, oltre a Basso Profilo, sono: le associazioni Fiumana, Encanto e AMF – Scuola di Musica Moderna, Consorzio Wunderkammer, Canoa Club Ferrara, Citer. Collaboreranno alla realizzazione dei vari eventi: il Centro per le famiglie, la motonave Nena, lo studio creativo Altrosguardo Design, Andos Ferrara. Il progetto è co-finanziato dalla Provincia e patrocinato dal Comune di Ferrara.

Sostieni periscopio!
Riceviamo e pubblichiamo
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani