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Firmato a Comacchio il
Protocollo d’intesa per la Responsabilità Sociale delle Imprese RSI

Firmato oggi a Comacchio a Palazzo Bellini il Protocollo d’Intesa sulla Responsabilità Sociale delle Imprese – RSI (Corporate Social Responsability – CSR).
Un documento innovativo sottoscritto dal sindaco Marco Fabbri per il Comune di Comacchio, da Gianfranco Vitali, vicepresidente di Ascom Confcommercio Ferrara e presidente di Ascom Confcommercio delegazione di Comacchio. Per Confesercenti Ferrara Roberto Bellotti, presidente Confesercenti del Delta e dalle più rappresentative organizzazioni sindacali, CGIL Ferrara con Cristiano Zagatti, Segretario generale. Riccardo Grazzi e Fabrizio Tassinati della Segreteria CGIL e per la categoria FILCAMS Maria Lisa Cavallini, CISL Ferrara con la Segretaria generale Bruna Barberis e per la categoria FISASCAT Luca Benfenati, per la UIL Ferrara Massimo Zanirato Segretario generale e per la categoria UILTuCS Giorgio Zattoni.
Il documento ha validità triennale, è di natura aperta ed è suscettibile di nuove adesioni.
Il sindaco Marco Fabbri sottolinea “Questo Protocollo d’intesa è il frutto di un lavoro dei protagonisti coinvolti durato mesi, e ringrazio per l’impegno le associazioni datoriali e le organizzazioni sindacali. Il tema della responsabilità sociale, che include la tutela della legalità, è trasversale, coinvolge ognuno di noi, imprese, lavoratori e lavoratrici. Dare avvio ad un percorso condiviso è segno di capacità di previsione e di maturità di un sistema territoriale. Questo è un documento inclusivo, aperto a nuove adesioni”.
Il protocollo, che rappresenta un punto cardine delle azioni previste nel “Progetto Comacchio 2015 – 2020”, è primo esempio di questa tipologia, nel settore turismo/commercio, nella Provincia di Ferrara, infatti sostiene la creazione di un percorso coordinato e condiviso che miri a promuovere la responsabilità sociale delle imprese favorendo l’emersione del lavoro sommerso e promuovendo il lavoro di qualità, attraverso un sistema premiale con il coinvolgimento degli Enti Bilaterali (costituiti da Associazioni Datoriali e dalle organizzazioni sindacali di categoria): l’obiettivo primario, dunque, è quello di innalzare e tutelare il livello di occupazione e la protezione sociale. Questo per promuovere un diffuso clima di legalità e correttezza interno ed esterno alle imprese con l’impegno a coinvolgere anche l’Osservatorio Provinciale della Sicurezza e Legalità del Lavoro, in sintonia con la Prefettura di Ferrara. Il Comune di Comacchio si impegna inoltre a verificare la possibilità di concedere benefici economici diretti, e/o indiretti alle imprese che aderiranno alle disposizioni del protocollo d’intesa, compatibilmente con le disponibilità di bilancio.
“Ascom Confcommercio – commenta Gianfranco Vitali, Ascom – è da sempre attenta e sensibile al ruolo sociale delle aziende di vicinato che rappresentano un elemento di collante sociale, di solidarietà, di sviluppo e di opportunità lavorative per i giovani (anche grazie alla collaborazione delle scuole). Le imprese sono inoltre un presidio di legalità sul territorio stesso, nei centri storici così come nelle periferie. E’ importante questo momento istituzionale per fare insieme un lavoro attento e coordinato”. Mentre iIl presidente Confesercenti del Delta Roberto Bellotti sottolinea ”Le nostre aziende associate già rispettano i contenuti del protocollo che si prefigge di sostenere le imprese tramite gli enti bilaterali nei vari adempimenti a loro carico (sicurezza, formazione, ecc.) garantendo ai lavoratori il rispetto delle condizioni contrattuali. Il protocollo che sottoscrivono è un importante ulteriore tassello a sostegno dell’economia turistica del nostro territorio”
Le organizzazioni sindacali così si esprimono ”Per le associazione di categoria Filcamsm Fisascat e Uiltucs il turismo rappresenta un volano per l’occupazione nel territorio provinciale. Con questo Protocollo d’intesa, si intende proporre un’idea nuova e complessiva di modello turistico per il territorio Comacchio. Si riafferma che non può esistere un modello turistico sostenibile e di sviluppo, se non fondato sul concetto della piena e buona occupazione senza dimenticare che non  vi è buona occupazione senza il contrasto alla illegalità, il riconoscimento delle professionalità e la tutela della salute. Un modello di turismo che può vivere solo con la valorizzazione delle aziende virtuose”.
Fra i punti indicati nel documento c’è l’impegno a conseguire un elevato livello di salute per gli uomini, le donne e l’ambiente. E ancora a tutelare l’utente e il cliente offrendo un contesto virtuoso di applicazione di buone pratiche di gestione sia del personale e/o lavoratori/trici, del rapporto con i fornitori che nel contesto ambientale e sociale nel quale si trova ad operare l’impresa

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