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da: Ordine dei Medici Ferrara

«La Facoltà di Medicina (oggi Scuola), non chiuderà, anzi, avrà una vita florida» (Pasquale Nappi, Rettore); «I nostri ‘maestri’ se ne sono andati, ma noi abbiamo un sistema di reclutamento superiore agli standard nazionali» (Leonardo Trombelli, Presidente Scuola Medicina); «La sicurezza di pazienti e operatori, a Cona, non è in discussione e non è vero che molti primari hanno deciso di ‘mollare’ prima della pensione e molti medici prima della scadenza naturale del contratto» (Gabriele Rinaldi, direttore Sant’Anna); «Da subito abbiamo detto che sul territorio ferrarese servono 3 strutture ospedaliere e 3 non ospedaliere e sui nostri obiettivi ci siamo sempre confrontati con tutti, dalla Prefettura ai consigli alle commissioni (Paolo Saltari, direttore Ausl). E’ quanto, in pillole, hanno sostenuto i ‘big’ della sanità che si sono confrontati venerdì sera, nell’ambito della due giorni di Stati Generali organizzati dall’Ordine dei Medici presieduto da Bruno Di Lascio, sul tema Risorse economiche in rapporto alla salute e alla sicurezza. Sulla necessità «di cambiare le modalità di comunicazione, è una sfida importante» (Cristiano Zagatti, Cgil) e di «non piangersi sempre addosso, guardando non solo alla limitatezza delle risorse ma anche al patrimonio che abbiamo» (Claudia Zanella, Cisl) hanno insistito i sindacati. E sulla necessità, anche, di «non trasformare le manifestazioni di protesta, legittime, in una dispersione di energia» ha ammonito il segretario del Pd, Paolo Calvano, che nel suo intervento ha invitato a «trovare insieme un obiettivo e a condividerlo». Si è trattato invece di Risorse economiche in rapporto alla problematica sociale ieri. Ad aprire i lavori, il sindaco Tiziano Tagliani, che nel confermare la disponibilità delle amministrazioni verso associazionismo, volontariato, cooperazione sociale, ha sollecitato ad evitare progetti tra loro competitivi. A seguire, il dibattito con Caritas (Don Paolo Valenti), Camelot (Anna Baldoni), Viale K (Raffaele Rinaldi), Comitati Consultivi Misti (Luana Vecchi), Sert (Maria Luisa Garofani), Udi (Lina Pavanelli). Partendo dalla consapevolezza che «la povertà oggi riguarda tutti», ha introdotto don Paolo Valenti, e che «le persone fragili o sole hanno le stesse difficoltà dei migranti» ha chiarito Baldoni, e «l’investimento in prevenzione sanitaria oggi, evita un dispendio a catena domani», ha confermato Rinaldi col conforto di Vecchi e Pavanelli, da tutti è emersa la necessità di lavorare insieme «per convinzione, non per convenzione», ha sintetizzato Garofani .

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