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Da: Ufficio Stampa Lega

Il comparto delle costruzioni, dopo la crisi dei mutui subprime del 2008, è di nuovo in difficoltà a causa dell’emergenza Coronavirus. Sul tavolo c’è la proposta dell’Ance (Associazione nazionale costruttore edili), ridenominata “Piano Marshall”, che indica una serie di azioni raccomandate per il rilancio degli investimenti, lo snellimento dei tempi per le opere pubbliche e private, l’accelerazione dei programmi di spesa e nuove politiche per il fisco e il lavoro. Un’agenda che il gruppo consiliare regionale della Lega ha fatto propria e che sottopone con una risoluzione ad hoc all’attenzione della giunta regionale, primo firmatario il consigliere Simone Pelloni, affinchè l’esecutivo regionale si attivi nei confronti del Governo nazionale.

All’inizio del 2020, secondo i dati forniti dal Consiglio e dalla Fondazione Nazionale dei commercialisti, in Emilia Romagna il settore Edilizia contava su circa 400.000 addetti per un fatturato complessivo di oltre 65 miliardi di euro.

“Una delle misure più urgenti da attuare riguarda – sottolinea il consigliere regionale Lega, Simone Pelloni – è la riforma dell’attuale Codice degli Appalti: esso pone ad imprese ed amministrazioni locali una serie una serie di rigidità e pastoie burocratiche che allungano i tempi e appesantiscono le modalità di lavoro”.

La proposta strutturale per il rilancio del settore predisposta dall’Ance prevede di rendere subito disponibili i 3 miliardi di euro destinati alla progettazione degli enti pubblici, assegnandoli in tempi rapidissimi, con meccanismo a sportello e obbligo di utilizzo dei fondi in tempi contingentati; la creazione di un mega fondo unico nel quale trasferire le risorse destinate negli ultimi anni agli investimenti degli enti territoriali ma, ancora oggi, inutilizzate, per un totale di 39 miliardi di euro. Secondo Pelloni, “tali risorse finanzieranno un “Piano Italia”, un grande piano di investimenti territoriali, veloce nell’attuazione (con burocrazia zero: erogazione immediata, obbligo di rapido avvio dei lavori e procedure “a monte” della gara ultra semplificate) e orientato alla sostenibilità ambientale e sociale”.

Tra le misure emergenziali per gli appalti pubblici anche norme in deroga al Codice dei Contratti, e “a tempo”, ossia valide per i lavori in corso e/o da affidare dal 31 gennaio 2020 – data in cui è stato dichiarato lo stato di emergenza- fino al 31 dicembre 2020, tra le quali uno scudo per le stazioni appaltanti, il ricorso alle piattaforme telematiche e modalità di gara semplificate.

Per ridare liquidità per le imprese il gruppo regionale della Lega rilancia “il pagamento di tutti i debiti arretrati della Pubblica Amministrazione, in particolare dei 6 miliardi di euro dovuti al settore delle costruzioni; la proroga dei termini di versamento fiscali e previdenziali e l’immediato utilizzo di ecobonus e sismabonus” scrivono nell’atto Simone Pelloni, Matteo Rancan, Daniele Marchetti, Fabio Rainieri, Gabriele Delmonte, Michele Facci, Emiliano Occhi, Stefano Bargi, Andrea Liverani, Massimiliano Pompignoli, Fabio Bergamini, Maura Catellani, Matteo Montevecchi e Valentina Stragliati.

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