da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

La Giunta introdurrà restrizioni per l’accesso ai ruoli dirigenziali nelle strutture speciali.

Bologna – Non c’è nessun blitz in vista, da parte della Giunta regionale, per allargare le maglie di ingresso nei ruoli regionali di figure dirigenziali. Anzi, è vero il contrario.
L’assessore regionale all’Organizzazione Emma Petitti prende posizione in merito alle dichiarazioni di esponenti del Movimento 5 Stelle, secondo i quali la Giunta regionale, con un emendamento alla variazione di bilancio 2016, vorrebbe “assumere nuovo personale inquadrandolo e pagandolo come dirigenti”.
“Se il Movimento 5 Stelle, come spesso fa, non legge i documenti da cima a fondo, è molto facile che prenda grossi abbagli. Perché con la norma che proponiamo, andiamo esattamente nella direzione opposta a quella da loro indicata, nel senso che la nostra intenzione è quella di stringere le maglie di accesso ai ruoli di direzione nelle strutture speciali” , spiega l’assessore al personale.
“La vicenda è molto semplice – spiega Petitti – lo Statuto della Regione, all’articolo 63, prevede già la possibilità di conferire incarichi a tempo determinato, presso le strutture speciali della Assemblea e della Giunta, a prescindere dal titolo di studio. Noi oggi diciamo che vogliamo limitare l’ampiezza di questa norma. Come? Introducendo il prerequisito del possesso del diploma di laurea se chi viene assunto ai sensi dell’articolo 63 svolge funzioni amministrative tipicamente dirigenziali, come ad esempio l’adozione di provvedimenti.”
“Quindi – conclude l’assessore Petitti – ciò che proponiamo è limitare, e non certo ampliare, le possibilità di accesso alle strutture speciali della Assemblea e della Giunta. In conformità, peraltro, alle norme nazionali. E al contrario di quello che ha inteso il M5S”.