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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna
Politiche sociali – “Ad altra voce”, sigla del nuovo protocollo d’intesa regionale sulla comunicazione interculturale. Una trentina i firmatari. Si lavorerà su ricerca e formazione, media education in ambito scolastico ed extrascolastico, contatti tra mondo dell’immigrazione e media locali. L’assessore Marzocchi: “Il nostro impegno verso la creazione di un modello rinnovato, aperto e attento al rafforzamento della coesione sociale”

Bologna – Contribuire a migliorare la qualità dell’informazione prodotta dai media locali sui temi dell’immigrazione e dell’asilo. Promuovere il “protagonismo” diretto dei migranti e dei rifugiati su giornali, radio, tv, web. Stimolare la comprensione, soprattutto tra i giovani, delle dinamiche interculturali nella società dell’informazione. Sono, in estrema sintesi, alcuni degli obiettivi del nuovo protocollo d’intesa regionale (il primo è del 2008) sulla comunicazione interculturale “Ad altra voce”, siglato oggi.

“L’Emilia-Romagna – ha sottolineato l’assessore alle Politiche sociali Teresa Marzocchi – si configura sempre più come una realtà interculturale, collocandosi tra le regioni che registrano una maggiore presenza di residenti stranieri. In questo contesto la comunicazione svolge un ruolo fondamentale nell’accompagnarci verso la creazione di un modello sociale e culturale rinnovato, aperto e attento al rafforzamento della coesione. Anche i principali documenti d’indirizzo dell’Unione Europea per le politiche di integrazione dei cittadini stranieri – ha aggiunto l’assessore – ribadiscono l’importanza delle iniziative di comunicazione interculturale e della collaborazione con i mass media per migliorare la comprensione del fenomeno migratorio e facilitare il dialogo”.

Sulla base di queste sollecitazioni, il protocollo d’intesa regionale sulla comunicazione interculturale firmato oggi “vuole essere l’ambito politico-istituzionale – ha proseguito Marzocchi – dove costruire e mantenere legami di rete tra soggetti istituzionali, di categoria, del mondo dei media e della società civile, in modo da sviluppare programmi che mantengano viva la riflessione e l’attenzione sul ruolo della comunicazione interculturale nei processi di integrazione sociale”. Quest’anno, inoltre, “tra i firmatari c’è anche la scuola – ha ricordato l’assessore – : per noi è un atto significativo e importante”.

Chi aderisce al protocollo
Sono una trentina in tutto le istituzioni e le organizzazioni che hanno aderito al protocollo: insieme alla Regione, hanno firmato oggi Corecom Emilia-Romagna, Associazione della Stampa Emilia-Romagna (Aser), Associazione italiana della Comunicazione Pubblica e Istituzionale, Consulta regionale per l’integrazione sociale dei cittadini stranieri immigrati, Università di Bologna – Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali e Master in Giornalismo, rappresentanze regionali di Anci e Upi, Legautonomie Emilia-Romagna e Uncem Emilia-Romagna, Ufficio scolastico regionale, alcuni Centri interculturali regionali, le agenzie di stampa “Redattore Sociale” e “Dire”, Rete MIER – Media Interculturali Emilia-Romagna, il Centro per l’educazione ai media Zaffiria, l’onlus Cospe, e altri soggetti pubblici e privati.
Le “azioni” in programma. Dalla Regione 30mila euro
Il protocollo ha durata triennale ed è aperto a successive adesioni. Il primo passo concreto sarà l’attuazione (nel corso del 2014) di una serie di “azioni” (ricerca e formazione, media education in ambito scolastico ed extrascolastico, creazione di contatti tra mondo dell’immigrazione e media locali) per lo sviluppo della comunicazione interculturale in Emilia-Romagna. Verranno realizzate dalla Regione (che stanzia 30mila euro), da Cospe onlus (capofila del progetto), in collaborazione con l’Università di Bologna, la Rete MIER e il Centro permanente per l’educazione ai media Zaffiria. Saranno coinvolte inoltre le altre organizzazioni firmatarie del protocollo attive nell’ambito dei media e della comunicazione interculturale.
La Rete MIER
E’ l’insieme di testate registrate, siti internet, iniziative radiofoniche e televisive create da cittadini di origine straniera o redazioni “miste” in Emilia-Romagna. Per la Rete hanno sottoscritto il protocollo “Città Meticcia” (Ravenna), “Segni e Sogni” (Forlì-Cesena), “Il tamburo” (Bologna), Albanianews (sito internet, la sede della redazione è a Modena), Radio Icaro (Rimini)

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA



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