Referendum, gaffe storica di Renzi:
lettera agli italiani a Gerusalemme, ma sull’indirizzo c’è scritto “Palestina”
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In queste ultime ore, moltissime le proteste degli italiani residenti a Gerusalemme, dopo aver ricevuto la lettera a firma Matteo Renzi del Comitato del ‘Si’ al referendum del 4 dicembre. Sulla busta, oltre il nome e l’indirizzo, compare la denominazione “Palestina” e non Israele. Un grosso errore che l’ Italia attribuisce all’Aire (anagrafe italiani all’estero). A questo punto, l’indirizzario in questione, considererebbe Gerusalemme ancora nella Palestina del mandato britannico e non lo Stato d’Israele del 1948!
Questa gaffe potrebbe trasformare un “Si” in un “No” come minacciano molti residenti italiani a Gerusalemme. Ecco alcuni commenti:
“Protesto, protesto e protesto, a nome di tutti gli italiani residenti in Israele a Gerusalemme. Vergogna Stato Italiano, ignorante. Studiatevi la geografia e pure la Storia”.
“Ancora non mi è arrivata,ma se mi arriverà con questa scritta sarà motivo in più per votare NOOOOO”.
“E ti meravigli? Ma pensi davvero che questo […] avrebbe scritto Israele? Non hai visto con quanta ipocrisia ha fatto finta di scusarsi sull’astensione dell’ Italia all’Unesco?”.
“Tutto questo è pazzesco…”.
“A questo punto, dall’Italia, il Comitato del “Si” darebbe la propria disponibilità ad inviare altre lettere con l’indirizzo giusto, ma ormai non solo la ‘frittata’ è fatta, ma se poi si volesse aggiungere che il governo italiano, negli ultimi tempi, è riuscito a deludere e far incavolare troppe volte gli ebrei e la stessa Israele? Difatti, nessuno ha dimenticato la vergognosa astensione del Ministro Gentiloni in sede Unesco sul Muro del Pianto a Gerusalemme e ancor di più una Federica Mogherini che ha affermato che: “Boicottare Israele è libertà d’espressione”. L’Italia dove intende andare con questi due? Sicuramente da nessuna parte.

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Laura Rossi
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani