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Da: Comune di Ferrara

Teatro Verdi: dietro i proclami e lo scintillio, tanti milioni buttati al vento

Leggo le ultime novità sul Teatro Verdi di Ferrara: un nuovo finanziamento da parte della Regione Emilia-Romagna, con investimento complessivo di 3 milioni a cui vanno aggiunti 750 mila euro di co-finanziamento comunale. Bene, e alla fine i cittadini ferraresi cosa si ritroveranno tra le mani? Gli assessori Ferri, Maisto e Modonesi annunciano fieri che l’ex teatro diventerà un vero e proprio “Foyer della città”. Cito testualmente dal sito del Comune: a piano terra un “bike cafè” e il “visitor center Unesco”, al primo piano un “Lab Space” e il museo della bicicletta, al secondo piano aree di co-working e infine nell'ambiente compreso tra la torre scenica e i palchi, una “black box”, ovvero una sala polifunzionale. Allora, al di là del fatto che Ferrara non si è ancora trasformata (o ritrasformata) in New York e che la maggioranza di chi legge le news del comune è (giustamente) più ancorato al dialetto ferrarese che allo slang di oltre-Oceano, l’abuso di termini stranieri spesso sottende alla volontà di celare qualcosa o, meglio, a spargere un po’ di lustrini e paillette sopra una vicenda che di limpido e virtuoso ha ben poco. Occorre pertanto ricordare che quell’edificio rimane un lampante e presentissimo esempio di sperpero di denaro pubblico. La somma stanziata inizialmente per il restauro e il completamento dell’epoca (parliamo di fine anni ’90) ammontava a 13 miliardi di vecchie lire, somma che sarebbe dovuta essere stanziata dall’allora Governo Prodi su sollecitazione della Giunta comunale ferrarese. Giunta che si era ben guardata dal riflettere sul fatto che nel centro di Ferrara (città di media grandezza) esisteva già un teatro comunale, oltre al Teatro Nuovo. In fondo si viveva in un’epoca di vacche grasse. Tantè che giunti a metà dell’opera i soldi non furono più disponibili e tutto si arrestò, con un eco-mostro a pochi metri dalle mura. Tanti miliardi/milioni per un’opera incompiuta e pure deleteria visto che i lavori causarono pure dei danni (e conseguenti richieste di risarcimento) agli edifici confinanti. A fronte di questa triste vicenda, essendoci stata un’unica maggioranza politica che ha governato e che governa Ferrara in questi decenni – seppure gli attuali amministratori diranno che sono esenti da ogni tipo di responsabilità – sarebbe cosa opportuna che, prima di illustrare in pompa magna questo progetto, ai cittadini venissero presentate le scuse per lo sperpero di denaro versato con sacrificio dai contribuenti. E arrivati a questo punto, visti anche i noti problemi delle contrade commerciali attigue al Verdi, evidenziati nel corso di quest’ultimo Ferrara Buskers Festival, auspico almeno tempi molto rapidi per il parziale utilizzo della struttura.

Paola Peruffo
Consigliere Comunale di Forza Italia-Comune di Ferrara

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