Recupero della sala consigliare, c’è il progetto
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Da: Cristina Romagnoli, Comune di Copparo
Andrà al vaglio della Regione il primo stralcio prevede lavori di ripristino della copertura
È stato approvato il progetto esecutivo per il primo stralcio dei lavori
di ripristino della copertura della sala consiliare e della residenza
municipale a seguito dei danni causati dal sisma, per un costo stimato
di 100mila euro. La progettazione dovrà poi essere inviata alla Regione,
in quanto inserita nel Programma delle Opere Pubbliche e dei Beni Culturali
La Sala Consiliare, al secondo piano di Palazzo Barberini, ha registrato
lesioni nel corpo del controsoffitto con distacco di stucchi, oltre
all’apertura di fessurazioni dei muri di separazione con alcuni locali
limitrofi e il danneggiamento della balconata. Dopo la verifica della
struttura portante della sala e del suo sottotetto, della stabilità
degli stucchi e le prime operazioni di fissaggio degli elementi
danneggiati, la sala è stata adeguatamente messa in sicurezza per
l’impiego istituzionale.
Nel frattempo si è dato corso alla progettazione, che prevede per la
sala consiliare la riparazione delle lesioni con l’integrazione la
tonalizzazione cromatica: operazioni che dovranno essere necessariamente
eseguite da un restauratore qualificato; per gli ambienti limitrofi la
riparazione delle lesioni e la nuova tinteggiatura delle superfici
interessate; per i sottotetti la verifica e la bonifica degli elementi
lignei costituenti le strutture. E ancora, per la copertura del corpo
centrale dell’edificio sopra la sala il rimaneggiamento del manto, la
verifica degli elementi lignei strutturali e la sostituzione della
guaina impermeabilizzante in corrispondenza dell’area di posizionamento
del solo e necessario ponteggio. Per la Torre dell’Orologio il
consolidamento delle murature lesionate con stuccature strutturali e la
realizzazione di intonaco armato con rete in fibra di vetro e fiocchi,
la realizzazione di due fasce perimetrali in fibra di vetro, poste alle
estremità inferiore e superiore delle murature, la posa in opera, sul
lato interno della parete nord, di presidi anti-ribaltamento e il
rifacimento della struttura di copertura

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Riceviamo e pubblichiamo
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani