da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna
Attività produttive: L’assessore Costi all’assemblea annuale di Cmc Ravenna traccia un profilo della situazione nel settore dell’edilizia e delle costruzioni
Una cooperativa solida, con un futuro importante, “profondamente radicata nel territorio locale, nazionale, dove ha confermato la propria posizione nel mercato delle grandi opere, ma anche internazionale. Una presenza, quella di Cmc, che ci rincuora e ci fa ben sperare in un panorama – quello dell’edilizia e delle costruzioni – ancora in forte difficoltà”.
L’assessore regionale alle Attività produttive Palma Costi è intervenutastamani all’assemblea annuale di Cmc Ravenna, ribadendo come la “buona salute” della cooperativa “sia indubbiamente legata alle scelte imprenditoriale fatte in questi anni; scelte che hanno puntato molto sull’innovazione tecnologica, sulla crescita intelligente. Inoltre Cmc è stata artefice del successo di Expo 2015″.
La stima è che in 7 anni – dal 2008 al 2014 – gli investimenti in costruzioni a livello regionale siano diminuiti complessivamente del -31,5% (con punte di -59,2% nelle nuove costruzioni e del -39,7% e -38,9% rispettivamente in costruzioni non residenziali private e pubbliche).
A fronte della crisi dell’edilizia e della sua filiera, “abbiamo insediato il Tavolo regionale della cooperazione edile, poi confluito in un unico tavolo di settore regionale. Si tratta dell’unico tavolo settoriale attivato – ha ricordato Costi –, gli altri sono ‘tavoli aziendali’. Ora, lavoriamo per ampliare gli orizzonti e creare un Tavolo nazionale delle costruzioni, con obiettivi precisi.
Primo, far ripartire il mercato interno con il rilancio delle infrastrutture pubbliche, in particolare sul fronte del rischio idrogeologico, dell’edilizia scolastica, della riqualificazione delle città e delle periferie utilizzando risorse provenienti da fondi esistenti (fondi strutturali, ex Fas)”. Al tempo stesso “bisogna ridurre ulteriormente i tempi di pagamento, semplificare e alleggerire la pressione fiscale sugli immobili, individuare strumenti e fondi nazionali a sostegno dell’abitare.
Ma occorre anche lavorare – ha aggiunto l’assessore – perché il settore sia sempre più innovativo, sempre più specializzato e internazionalizzato, puntando anche a sinergie istituzionali verso nuovi mercati, con forti investimenti sulla formazione delle persone: obiettivi strategici, resi possibili anche dai fondi strutturali europei.
Tutto questo perché il nostro obiettivo rimane la buona e piena occupazione e il settore delle costruzioni rimane un settore strategico per tutta la regione”.
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