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da: organizzatori

Sabato 23 maggio (con inizio alle ore 21:15), il tango nelle sue fogge più moderne e rivoluzionarie sarà protagonista del secondo concerto al Teatro Ebe Stignani di Imola per l’edizione 2015 del festival itinerante Crossroads, organizzato da Jazz Network e dall’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna.

Protagonista della serata sarà Daniel Melingo, conturbante rinnovatore del tango argentino che proporrà in esclusiva italiana il suo progetto “Linyera”: Melingo, che oltre a cantare suonerà anche il clarinetto, sarà accompagnato da Muhammad Habibi El Rodra Guerra (chitarra elettrica, sega musicale), Lalo Zanelli (pianoforte, voce), Romain Lécuyer (contrabbasso, voce) e Facundo Torres (bandoneon, voce). Il concerto è realizzato in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Imola e il Combo Jazz Club di Imola, nonché grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola. Biglietti: intero euro 18, ridotto 15.

Dopo un passato da rocker, Melingo è diventato il rivoluzionario del tango e della milonga, cantore di una Buenos Aires (dove è nato nel 1957) fatta di vita bohemien, di esperienze intense, di locali notturni e cabaret, di avventure furiose e sovreccitanti, di sensibilità al limite dell’allucinazione.
In fin dei conti, con la sua voce brunita del tutto fuori dell’ordinario e la magnetica presenza sul palco, Melingo non fa altro che cantare la propria vita, un’esistenza talmente intensa che non poteva che trasformarsi in una strofa di tango. Senza travisarne le radici, Melingo ha dato nuova foggia, stranita e onirica, alla tango canción codificata da Carlos Gardel. Con la sua estetica che accosta semplicità ed eccesso, rispetto e irriverenza, ortodossia ed eresia, Melingo ha reinventato la musica di Buenos Aires.
Il titolo del suo più recente disco è Linyera, ossia “vagabondo”: il personaggio che Melingo mette al centro dei suoi tanghi anticonvenzionali, talvolta infiltrati di blues e di jazz, sofisticati ma pur sempre legati alla narrazione della vita dei bassifondi.
Storie forti, che traggono linfa dalle pagine di Federico Garcia Lorca, Evaristo Carriego, Borges, Bukowski e che l’artista proietta in un teatro espressionista con la sua voce tormentata.
Melingo sta all’Argentina come Tom Waits agli Stati Uniti e Paolo Conte all’Italia: e se del primo possiede la voce scavata, col secondo condivide l’intonazione ironica e ammiccante.

Informazioni:
Jazz Network, tel. 0544 405666, fax 0544 405656, e-mail: ejn@ejn.it
website: www.crossroads-it.orgwww.erjn.it

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