Petrolchimica: “Ravenna e Ferrara siano asset industriali strategici per il sistema produttivo del Paese”
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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia Romagna
L’assessore regionale alle Attività produttive Palma Costi è intervenuta all’audizione presso la X° Commissione della Camera sulle prospettive della filiera della chimica
«La filiera della chimica è un’infrastruttura fondamentale dell’industria manifatturiera italiana e tutte le istituzioni, Regioni, Governo, e Parlamento sono chiamate a operare affinché ne siano salvaguardate l’interezza e la capacità di competere». Così l’assessore regionale alle Attività produttive dell’Emilia-Romagna, Palma Costi, intervenendo a Roma all’audizione presso la X° Commissione (attività produttive, commercio e turismo) della Camera sulle prospettive della filiera della chimica, ovvero lo sviluppo della petrolchimica in Italia e in particolare nel quadrilatero padano Porto Marghera, Ferrara, Ravenna e Mantova.
«Occorre sottolineare – ha aggiunto Costi – che l’Eni rappresenta una società strategica per il sistema produttivo italiano, insieme alle numerose piccole e medie imprese che contribuiscono all’innovazione, alla ricerca e alla occupazione dell’intero sistema paese, dunque le decisioni che la riguardano devono essere prese all’interno di un Piano industriale nazionale per la chimica. Fondamentale è dunque che Eni operi scelte utili al fine di salvaguardare e rilanciare la competitività delle produzioni petrolchimiche del quadrilatero padano (Ferrara-Mantova-Ravenna-Venezia) attraverso il mantenimento del cracking di Marghera e attraverso la realizzazione in tempi strettissimi dei piani di investimento di circa 1,2 miliardi previsti nell’intero quadrilatero, a cui si aggiungono gli investimenti previsti sull’impianto di Ravenna per 200 milioni e quelli sull’impianto del polo di Ferrara per altri 200 milioni, garantendo così una prospettiva di sviluppo di lungo periodo alla chimica italiana».

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