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Rassegna “Zone Jazz” al Circolo Arci “Zone K” di Malborghetto di Boara

Articolo pubblicato il 20 Maggio 2015, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


da: organizzatori

Giovedì 21 maggio circolo Arci ZONE K rassegna “Zone Jazz”
Via S.Margherita, 331
Malborghetto di Boara, Ferrara

Inizia ufficialmente la rassegna “Zone Jazz” al Circolo Arci Zone K ed è un’apertura in grande stile col progetto Jazz With A Soul Quintet che raduna alcuni dei migliori musicisti della scena italiana.
Il soul jazz è un genere musicale sviluppatosi dall’hard bop, con forti tinte blues, gospel e rhythm and blues. A differenza dell’hard bop, il ritmo e i temi sono più semplici e gli assoli solitamente meno complessi.
Sviluppatosi negli anni cinquanta ma ancora oggi molto popolare, a questo genere si sono accostati in vario modo musicisti e gruppi celeberrimi come il quintetto di Cannonball e Nat Adderley, i Jazz Messengers di Art Blakey, Horace Silver; il quintetto che viene proposto stasera riprende le atmosfere e le sonorità di questo stile molto emozionale e diretto dove il coinvolgimento del pubblico tramite il “groove” dei brani è uno degli elementi principali.
In programma ci saranno brani di Bobby Timmons, Cannonball Adderley, Joe Zawinul.
I musicisti coinvolti in questa stimolante performance sono tutti di primissimo livello, a partire da Roberto Manuzzi, coordinatore dei corsi jazz presso il Conservatorio di Ferrara, sassofonista, compositore, il quale ha dietro di sé una lunga e varia carriera che ha toccato tutti i generi musicali, dalla musica d’autore (per venticinque anni è stato nel gruppo di Francesco Guccini) alla musica contemporanea, classica e jazz. Manuzzi è inoltre il curatore di tutta la rassegna “Zone Jazz” in programma a Zone K il giovedì sera.
Pasquale Paterra, alla tromba e flicorno, già allievo dei corsi dei conservatori di Ferrara e Rovigo, giovane e brillante trombettista che sta velocemente facendosi strada nel mondo del jazz con collaborazioni prestigiose.
Enrico Ronzani, al pianoforte, anch’egli ex allievo dei conservatori di Ferrara e Rovigo, è al momento uno dei più preparati pianisti jazz della sua generazione, pienamente a suo agio in molti ambiti musicali diversi.
Stefano Peretto, alla batteria, un musicista estremamente poliedrico e completo tecnicamente, immancabile partner per qualsiasi situazione musicale che richieda un grande batterista. E’ docente di percussioni presso il Liceo Musicale di Parma.
Pierluigi MIngotti, al contrabbasso, bassista elettrico di enorme talento, anch’egli già nel gruppo di Francesco Guccini (ma ha collaborato con artisti come Eumir Deodato, Eugenio Finardi, Andy J. Forest). E’ docente di basso elettrico presso il Conservatorio di Rovigo.
Una serata imperdibile dunque per tutti gli amanti del genere, che potranno godere di una cornice perfetta allo Zone K.
L’apertura è prevista per le 18, il concerto inizierà intorno alle 22. Sarà possibile prenotare il tavolo vista la limitata disponibilità dei posti.
L’ingresso è gratuito e riservato ai soci Arci.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani