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Rapina in via Gramicia, l’ultimo di una serie di eventi criminosi. La risposta del presidente Tosi

Articolo pubblicato il 24 Febbraio 2017, Scritto da UNIVERSITA’ DI FERRARA

Tempo di lettura: 2 minuti


Da Cus Ferrara

Tra la notte di giovedì 23 e venerdì 24 febbraio è avvenuta una rapina al Ristorante Le Querce di via Gramicia che ha avuto come vittima il co-gestore dell’attività Gaetano Macciocchi. E’ solo l’ultimo atto di un’attività delinquenziale che va avanti da una quindicina di giorni contro gli impianti del Centro Universitario Sportivo. “Nel giro di 15 giorni abbiamo subito due furti di cavi di rame nei campi da golf – dice il presidente del Cus, Giorgio Tosi -, oltre ad un tentativo di furto e un furto vero e proprio al ristorante; per ultima la rapina con tanto di aggressione ad uno dei due gestori. Stiamo riscontrando un’escalation di eventi criminosi senza precedenti, prima su beni di varia natura, poi sugli impianti sportivo. L’ultimo è un fatto gravissimo e voglio mostrare la mia solidarietà nei confronti di Gaetanoil nostro responsabile del ristorante e di tutto il settore golf . Vogliamo fare un appello alle forze dell’ordine e alle autorità locali perché venga tenuta in considerazione questo aggravarsi di fatti criminosi che stanno venendo fuori; non deve essere che un’area adibita ad attività sportive e ludiche debba diventare un’area pericolosa per i suoi fruitori. L’area del parco urbano e delle piscine comunali è poco controllata, eppure è un’area in cui sempre più spesso vengono notate persone che nulla hanno a che vedere con la fruizione dei campi sportivi del Parco Urbano. La gravità degli eventi è sotto gli occhi di tutti anche perché si mette a repentaglio un patrimonio che in fondo è un bene comune. I furti e i danneggiamenti possono avere ripercussioni gravi durante il periodo secco, se si pensa che il rame serve per veicolare l’elettricità indispensabile per irrigare i campi col rischio di provocare danni sempre più ingenti. Voglio ricordare che il Cus servizio di rilievo per la cittadinanza che ricade sui 10mila tesserati”. Nel complesso, si contano danni materiali per sottrazione rame di 5mila euro, senza contare i danni fisici con le ferite riportate da Gaetano Macciocchi e morali non quantificabili. Il Cus provvederà nel più breve tempo possibile a fornire i suoi impianti di telecamere per la videosorveglianza.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani