Ragazzi polesani imparano anche le strategie turistiche di IAT e Pinacoteca Nazionale di Ferrara
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Da organizzatori
I partecipanti, tra cui molti laureati, del corso “Tecnico del turismo integrato”, finanziato dalla di Regione Veneto e gestito da Agenfor (ente di formazione che organizza corsi di avviamento al lavoro Agenfor.it) Veneto, hanno effettuato un percorso mirato di formazione e stage anche presso la mostra di Palazzo Roverella di rilevanza nazionale “I Nabis, Gauguin e la pittura italiana d’avanguardia” e la partecipazione alla giornata di apertura al MUVIG (MUseo VIrtuale del Garofalo), primo museo nazionale virtuale sull’arte, di Canaro.
Mercoledì 15 febbraio, due formatori con i partecipanti al corso si sono recati a Ferrara (patrimonio UNESCO, città del Rinascimento e il suo Delta del Po) per confrontare l’esperienza maturata con le strategie turistiche di due realtà ferraresi fondamentali: lo IAT (Informazioni e Accoglienza Turistica) e la Pinacoteca Nazionale di Ferrara.
Alle 10 il gruppo è stato accolto nella splendida sala dell’Arengo nel palazzo comunale dallo staff dello IAT.
Il funzionario comunale Sara Conforti ha illustrato ai ragazzi le strategie cittadine con le sue mostre, gli eventi e la comunicazione internet (ferraraterraeacqua.it e i relativi social) che hanno permesso alla città di essere sempre più conosciuta e visitata anche e soprattutto fuori dai confini nazionali.
Alle ore 12 il gruppo si è trasferito nella splendida Pinacoteca Nazionale di Ferrara, ubicata nel piano nobile di Palazzo dei Diamanti, che annovera le più importanti opere del Rinascimento Ferrarese compresi i maggiori capolavori del Garofalo (tra cui polittico Costabili). Recente il nuovo allestimento e l’assegnazione di ingenti finanziamenti governativi per lo spostamento al Castello Estense.
I ragazzi sono riusciti ad apprezzare grazie alle spiegazioni della dott.ssa Rita Cassani, addetta alla vigilanza e all’accoglienza del pubblico, che da anni collabora alla didattica del museo, (che ha dovuto sostituire Marcello Toffanello, referente della Pinacoteca Nazionale, Arti figurative del XIV-XVI e XIX secolo) oltre il valore delle opere esposte anche il lavoro oscuro di accoglienza, di ricerca, di comunicazione offline e online, di dedizioni che ha reso nel tempo il museo una perla ferrarese.
Un doveroso ringraziamento allo IAT (Turismo nella provincia di Ferrara) e Pinacoteca Nazionale di Ferrara perché non è semplice avere a disposizione momenti formativi così rilevanti, in effetti un minimaster dedicato!
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