Skip to main content

da: organizzatori

Potrebbe essere un invito a scoprire le alchimie dei Maestri del colore e ripercorrere la storia dell’arte classica fino a quella contemporanea, la mostra invece ci avvicina ai temi del paradigma semplicità e complessità e diventa un invito a riflettere sul significato dei confini tra colori. I concetti legati alla descrizione dei colori primari, secondari, terziari e complementari possono aiutarci ad allontanarci dalla pittura descrittiva ed introdurci al racconto cromatico ridefinendo i confini del linguaggio fino alla ricerca dell’essenziale, del monocromatismo che abolisce i confini riducendo la complessità ad uno spettro come sintesi espressiva. Ed è questa ricerca che diventa geografia delle emozioni perche propone una possibilità di risalita della frammentazione artistica contemporanea.
Uscire dal quadro (confini cromatici) per riproporre una danza libera dell’artista è una proposta culturale che si ripete nel tempo; questa volta Raffaele Iannone propone al MUM di Ferrara una rappresentazione della sua recente evoluzione, dove la geometria dei colori si mostra come ricerca della semplicità espressiva moltiplicando l’accessibilità ai temi dell’arte. Colorare i pensieri latenti fino a farli diventare pensieri desiderati, da incontrare negli spazi neutri della comunicazione visiva, è azione d’arte e d’incontro, di ricerca di necessaria reciprocità.

sostieni periscopio

Sostieni periscopio!

tag:

Riceviamo e pubblichiamo



Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it