La Gara
Avrà otto, dieci anni.
Magrissima quasi spigolosa spinge sui quei piedini come una forsennata.
Gli occhietti sono vispi e furbetti, i capelli dritti si muovono a destra e sinistra accompagnando il movimento della corsa.
La gara è impari.
Suo fratello avrà due o tre anni in più.
Si assomigliano molto.
Lui le ha dato qualche metro di vantaggio, accompagnato dal sorriso di chi è sicuro del fatto suo.
Dai loro gesti penso di aver capito il percorso su cui si devono misurare.
Dovranno fare la breve salita proprio di fronte e fermarsi al terzo albero o poco oltre.
Faccio finta di aver bisogno di riallacciarmi le scarpe …voglio assistere alla gara.
Partiti!
Lei ce la sta mettendo proprio tutta, prova ad aiutarsi ad andare più veloce anche aiutandosi con le mani stringendole forte in un pugno.
Ma ecco.
Il fratello con poche falcate la raggiunge poco prima del termine della salita.
Lei non si gira per controllare la sua posizione.
Nel momento esatto del sorpasso chiude gli occhi e una smorfia mista tra dispiacere e stizza le riga il volto.
Un sorriso pieno di soddisfazione accompagna il fratellino alla vittoria .
Fanno ancora qualche passo per inerzia poi si fermano uno di fronte all’altro.
– Eh no…me lo avevi promesso prima! Voglio la rivincita!-
-Ma Terry…basta…sono più forte io…dai andiamo a casa…-
– No, no caro…adesso facciamo l’ultima…dai torniamo giù…subito ! –
Lei è serissima.
Si sistema i capelli della coda con le mani e scende velocemente a prendere per prima la posizione di partenza
Lui si attarda un poco…
Mi passa vicino , quasi mi sfiora
– Falla vincere !- sussurro piano
Si gira verso di me, con aria sorpresa, per vedere se fossi stato proprio io a parlare.
– Falla vincere dai…solo questa volta…- dico coprendomi la bocca con la mano per non farmi vedere da sua sorella
Lui mi sorride piano.
Sono fermi di nuovo alla partenza, uno accanto all’altro, come fratelli.
Improvvisamente lui grida forte:
-Pronti….-
-Via!- risponde lei e parte come una freccia.
Le gambe sottili volano , galleggiano sull’erba, quasi non toccare terra
Un attimo ed è già al termine della salita.
Non c’è nessuno al suo fianco .
Gli occhi guardano diritti di fronte a lei.
Sembra quasi non volere sapere, ma non ce la fa a rimanere nell’incertezza e si gira.
Gli occhi le brillano.
Suo fratello è più indietro!
Mancano solo pochi metri.
È sola lì davanti al traguardo.
È la prima volta
Non era mai successo prima
L’ultimo metro è più corto del sorriso che si appresta a illuminare il suo
volto di bimba.
Ecco il terzo albero
Alza le braccia al cielo mentre sente il passo di suo fratello appena dietro.
Ma dietro.
Ha vinto la sua gara
Lui le si avvicina e sportivamente le allunga la mano
Lei la tira verso di sé e se lo abbraccia tutto.
Li seguo con lo sguardo fino a che scompaiono dietro la prima curva
Sono ancora abbracciati.
Come fratelli.
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Roberto Paltrinieri
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