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da: Movimento 5 Stelle Ferrara

La riforma costituzionale tanto sbandierata dal governo Renzi come strumento per ottimizzare la prassi decisionale politica ed elettorale del Paese è in realtà un serio attacco ai fondamenti della nostra democrazia, così come il legislatore costituente l’aveva concepita dopo la seconda guerra mondiale e come è riassunta con mirabile sintesi nel suo primo articolo che recita “la sovranità appartiene al popolo”.

La legge Renzi-Boschi, infatti , rappresenta una pericolosa deformazione della nostra carta costituzionale, sulla quale pende la spada di Damocle dell’Italicum, legge elettorale che finge di aggirare, con trucchetti di facciata, l’incostituzionalità del Porcellum e consente in realtà di consegnare il governo ad una netta minoranza. Ed è davvero paradossale constatare che tali proposte arrivino, nel più completo e colpevole silenzio del Quirinale, da un Parlamento formato con una legge elettorale dichiarata incostituzionale.

Scendere in campo contro la riforma costituzionale del governo Renzi non è solo un dovere civico, ma un modo per salvare la nostra democrazia da una vera e propria involuzione anti democratica. Per parafrasare Di Maio, è un modo di restituire ai cittadini la democrazia del loro Paese, chiavi in mano, cosa che il M5S intende fare anche in occasione delle prossime elezioni amministrative a Roma, Napoli, Bologna e altre importanti città della nostra penisola.

L’unica forza politica veramente in grado di opporsi con successo allo scempio della democrazia ha deciso di scendere in campo massicciamente con due quesiti referendari che si prefiggono in sintesi di raggiungere i seguenti obiettivi: 1) Restituire ai cittadini il potere di scegliere i propri rappresentanti alla Camera dei Deputati 2) Dare rappresentatività alla maggioranza reale degli elettori.

Nella fattispecie, con il primo quesito referendario vogliamo cancellare i capi-lista bloccati e il monopolio delle segreterie di partito nella designazione dall’alto della maggioranza dei deputati, che dovrebbero invece essere eletti in base alle preferenze espresse dai cittadini elettori. Con il secondo quesito referendario, invece, vogliamo scongiurare il pericolo di un premio di maggioranza enorme (54%) che può alterare l’esito del voto consegnando il paese in mano ad una minoranza (anche solo del 20%).
Inoltre, per il legame inscindibile tra legge elettorale e riforma della Costituzione e gli effetti nefasti dati dal loro combinato disposto, invitiamo i cittadini a firmare anche per sostenere e rafforzare la posizione del NO al referendum costituzionale di Ottobre.

La riforma costituzionale, scritta da un governo amico più delle grandi banche e delle multinazionali petrolifere, non supera il bicameralismo, mette gli organi di garanzia (Presidente della Repubblica e Corte Costituzionale) in mano ad una falsa maggioranza viziata da un premio abnorme, espropria il popolo di una parte delle sua sovranità, non taglia i costi della politica, triplica le firme necessarie per i disegni di legge di iniziativa popolare.

Per questo invitiamo i cittadini a scendere in campo e firmare per ottenere i 2 referendum abrogativi relativi all’Italicum e per il referendum sulla riforma costituzionale, presso il nostro banchetto SABATO 7 MAGGIO dalle ore 16,30 alle 19,30 in via p.ta Reno (presso la magnolia) e SABATO 14 MAGGIO, stessi orari, piazza Trento Trieste (davanti al Mc Donald).

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