‘Questa sera si recita a soggetto’, il meta-teatro di Pirandello
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STANDING OVATION: I PIU’ ACCLAMATI SPETTACOLI TEATRALI DEL XXI SECOLO
“Questa sera si recita a soggetto” di Luigi Pirandello, regia di Massino Castri, Teatro Comunale di Ferrara, dal 21 al 25 gennaio 2004
Luigi Pirandello compose la sua celebre “trilogia del teatro nel teatro” nel corso degli anni Venti, adottando quelle audacissime (per l’epoca) soluzioni artistiche che gli consentirono di frantumare il dramma borghese per poi reinventarlo sul palcoscenico, e che gli valsero il premio Nobel nel 1934. Se dapprima con i “Sei personaggi in cerca d’autore” il drammaturgo siciliano mise in scena la diatriba fra il personaggio e l’attore, e in seguito con “Ciascuno a suo modo” tracciò il rapporto fra l’attore e lo spettatore, con “Questa sera si recita a soggetto”, in scena da stasera al Teatro Comunale per la stagione di prosa 2003-04, rappresentò il contrasto fra gli attori e il regista contemplando inoltre il coinvolgimento del pubblico.
L’opera si fonda sulla contesa fra attori e regista in merito alla rappresentazione di una novella, dello stesso Pirandello, dal titolo “Leonora addio”, poiché il regista, deciso ad imporre la propria creatività sul testo dell’autore, esige dagli interpreti una recitazione “a soggetto”, cioè improvvisata e semplicemente ispirata al copione. Ma gli attori si ribellano, e addirittura cacciano via il regista. Non mancheranno fin dall’inizio gli interventi di alcuni spettatori, dalla platea e dai palchi, che protesteranno per lo stallo scenico della “commedia da fare” che non incomincia mai, e si aprirà un dialogo-dibattito con il regista e gli artisti. Ovviamente tali (finti) spettatori fanno parte anch’essi della compagnia, di quegli stessi attori che persino durante l’intervallo, confusi con il vero pubblico, continueranno ad interpretare il loro ruolo nel ridotto o comunque fuori scena.
Saranno due ore e mezza di forti emozioni, anzi due ore e quaranta minuti se si considera che durante il finto-intervallo lo spettacolo continua sia in scena che nel foyer. Già “Questa sera si recita a soggetto” è una (fantastica) macchina infernale così come l’ha concepita il genio di Pirandello, ma nelle magistrali mani registiche di Massimo Castri il meta-teatro diviene neo teatro classico e l’avanguardia luminosa neo tradizione, se ci è consentito l’ossimoro. Com’è evidente, si tratta di un’occasione ghiottissima e assolutamente da non perdere. Soprattutto se si considera che “Questa sera si recita a soggetto” ha rappresentato per decenni, e rappresenta tuttora, una sfida e una severa prova anche per le compagnie più esperte e affiatate. Fra i protagonisti spiccano Valeria Moriconi e Manuela Mandracchia.
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Riccardo Roversi
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