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13 Febbraio 2017

Quell’highlander di Mick Jagger

Tempo di lettura: 2 minuti


Gira la voce che un gruppo di scienziati americani abbia chiesto di poter esaminare il corpo di Mick Jagger dopo la sua morte per poter capire non solo come faccia ad avere superato i 70 anni nonostante abbia assunto sostanze di ogni genere e condotto una vita piena di qualsiasi genere di eccessi, ma anche come sia possibile che, alla sua veneranda età, sia in grado di correre, cantare, ballare e saltare sui palchi di tutto il mondo come un ragazzino assieme agli intramontabili Rolling Stones.
Watch it!
I was born in a class five hurricane
And I howled at my ma in the driving rain
But it’s all right now, in fact, it’s a gas!
But it’s all right. I’m Jumpin’ Jack Flash
It’s a Gas! Gas! Gas!

Certamente quella dei Rolling Stones è un’energia senza età: con ormai 55 anni di attività e 64 album pubblicati, continuano a stupire i fans, al punto da essere usciti con un nuovo disco blues nel 2016. Quella che però sembra ora essere una corsa inarrestabile nel tempo ha subito diverse battute d’arresto che hanno portato il gruppo vicino allo scioglimento.
“Jumpin’ Jack Flash” parla di questo, del periodo terribile che aveva affrontato la band prima del 1968 quando, tra le altre cose, Mick Jagger e Keith Richards erano stati arrestati. “Un periodo difficile da cui uscire. La canzone era solo una metafora per superare tutte le cose acide che ci erano accadute”, così parlerà Jagger in un’intervista riguardo la canzone.
I was drowned, I was washed up and left for dead
I fell down to my feet and I saw they bled
I frowned at the crumbs of a crust of bread.
Yeah, yeah, yeah
I was crowned with a spike right thru my head
But it’s all right now, in fact, it’s a gas!
But it’s all right, I’m Jumpin’ Jack Flash
It’s a Gas! Gas! Gas!

“Jumpin’Jack” è un impensabile riferimento al giardiniere della casa di campagna di Keith Richards: quando una notte, in cui la band era da lui ospitata, fu svegliata da dei rumori provenienti dal piano di sopra Richards spiegò loro che era “Jack Jumping” (Jack che salta). Jagger ebbe la stravagante e straordinaria idea di aggiungere la parola “Flash” all’espressione e di farne il titolo della canzone a cui stavano lavorando e che sarebbe divenuta una pietra miliare della storia del Rock’n’Roll.
Quella che propongo oggi è la versione più moderna di Jumpin’ Jack Flash eseguita dal vivo disponibile in rete; nella quale gli Stones, anche se un po’ meno precisi di un tempo, tirano fuori quel carisma inimitabile che solo le vere leggende della musica possiedono.
Buon Ascolto.
Jumpin’ Jack Flash (Rolling Stones)

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Fulvio Gandini



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