Abbiamo incrociato il canadese Guy Delisle all’ultima edizione di Internazionale, oggi ve lo ripresentiamo… magari per un simpatico regalo di Natale.
I suoi tre volumi a fumetti, ‘Diario del cattivo papà’, sono raccolte di brevi storie umoristiche degne di stare sotto l’albero. Se non altro per sorridere un po’ e passare momenti sereni. Si tratta di quadretti familiari: Delisle dialoga ogni giorno con i suoi due bambini, il papà non ne fa davvero una giusta. Dal coinvolgere il figlio in scherzi poco simpatici all’imporgli le proprie scelte in fatto di videogiochi o libri, fino all’insegnargli la boxe o al raccontare storie spaventose alla figlia, del tipo che le cresce un albero nel pancino…. Cose che non si fanno davvero. E come poi dimenticarsi del topino che porta i soldi alla caduta del primo dentino (fortuna che c’è la nonna a ricordarsi)? Come essere spesso più irrispettosi, irriverenti e discoli dei propri figli? Come spesso parlare troppo, a ruota libera e a sproposito, ed essere così talmente loquaci da zittire e ammutolire i bambini? E perché fare sempre e comunque come si crede e di testa propria? Qui lo si comprende. E bene. I disegni in bianco e nero sono semplici ed essenziali, i tratti chiari, gli ambienti quelli classici di ogni casa normale; sono i testi e le battute fulminanti delle strisce a fare da padrone. Una divertente e autoironica guida alla paternità che si legge tutta d’un fiato, pur nei suoi tre volumi. Dove ogni papà si potrà e saprà riconoscere. Non perfetti ma veri.
Guy Delisle, Diario del cattivo papà, Voll.1-3, Rizzoli Lizard, 2013-2015, 190 p. ciascuno.
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Simonetta Sandri
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