da: ufficio stampa Cia Ferrara
Ideato e organizzato da Donne in Campo e Cia Nazionale il catering di prodotti agricoli di qualità arriverà presto anche in Emilia-Romagna e a Ferrara
Un patrimonio di sapori agricoli, antiche ricette contadine e soprattutto la creatività e lo spirito di iniziativa delle donne che lavorano in agricoltura. Arriva l’AgriCatering, un progetto promosso dalle imprenditrici agricole di Donne in Campo della Cia per offrire un servizio di catering preparato con prodotti agricoli di stagione. Dal lavoro in campagna alla tavole, dunque, per creare un rapporto diretto fra produttore e consumatore e offrire la qualità dei prodotti freschi, praticamente cucinati appena raccolti e un patrimonio straordinario fatto di tradizioni e valori da rivivere e tramandare. «Attraverso l’AgriCatering – spiega Sofia Trentini, presidente Donne in Campo Emilia-Romagna – le imprenditrici agricole potranno valorizzare le eccellenze produttive locali e tipiche del nostro territorio, prodotte direttamente in azienda e proporle al pubblico attraverso un servizio di ristorazione di alta qualità, dal campo alla tavola. Un progetto nazionale che rappresenta una grande opportunità per le imprenditrici agricole di Ferrara e della nostra regione perché consentirà di integrare il reddito da lavoro agricolo ma anche contribuire alla difesa dell’ambiente, grazie a una filiera cortissima che utilizza le produzioni locali. Tutto grazie alla forte capacità di innovare nel senso della multifunzionalità delle donne che lavorano in agricoltura, – sono “rosa” la maggior parte di agriturismi e fattorie didattiche – un lavoro che deve essere valorizzato perché è un patrimonio culturale ed economico che può fare da motore per l’intero settore agricolo». Secondo i promotori del progetto l’AgriCatering, già partito in Toscana e Basilicata, ha un potenziale economico nazionale davvero interessante, che potrebbe arrivare a 150 milioni di euro l’anno. L’intero servizio è disciplinato da regolamento piuttosto rigido che Donne in Campo hanno voluto per garantire la qualità del servizio al pubblico. Il disciplinare indica innanzitutto che i prodotti agricoli debbano provenire direttamente dall’azienda (singola o associata) e quindi essere coerenti con il territorio di produzione e lo spazio rurale dove vengono prodotti. Inoltre dovranno essere proposte ricette della tradizione del territorio di riferimento, offrendo in particolare quelle legate alle culture rurali e alla biodiversità locale. Grande attenzione anche per l’ambiente grazie a filiere cortissime ed a pietanze che dovranno essere preparate con la minor quantità di combustibile e proposte all’interno di suppellettili lavabili o contenute materiali biodegradabili. Un AgriCatering, dunque, fortemente green. «Anche l’Emilia-Romagna, grazie al lavoro di Donne in Campo e Cia – conclude Sofia Trentini – sarà presto coinvolta nel progetto. Abbiamo già sperimentato con successo il servizio sul Treno Verde che farà tappa in tutta la penisola portando i prodotti italiani d’eccellenza verso Expo. Le imprenditrici agricole nella nostra regione hanno a disposizione un patrimonio di sapori e saperi davvero unici, un potenziale produttivo e culturale che potrà diventare sicuramente un servizio di catering agricolo di eccellenza.»
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