Che cosa sta accadendo in Polonia? La stampa internazionale ci trasmette due vergognosi episodi che trasudano di antisemitismo. Sta dilagando la pazzia o c’è in corso un piano europeo ben stabilito? La Polonia, in questi giorni sta facendo molto parlare di sé: il 22 giugno sarebbe stata fissata la data della messa all’asta per soli 39mila euro, dell’ex Kommandantur (campo di sterminio nazista di Belzec), e precisamente il secondo centro di sterminio nazista. In questo campo furono sterminati circa 434.500 ebrei e un numero indeterminato di polacchi di religione cristiana e di rom. La maggior parte delle vittime era costituita da ebrei provenienti dai ghetti polacchi, tedeschi, austriaci, cecoslovacchi e italiani.
A Belzec, i nazisti, utilizzarono una macchina speciale che riduceva in polvere i frammenti delle ossa, dopo la cremazione: sempre all’avanguardia i criminali!
Questo fatto ha allarmato l’Aned (Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti), la quale intenderebbe impedire lo smantellamento di questo luogo di memoria, rivolgendo un appello alla Mogherini come Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri.
L’Aned, in una nota, confermerebbe la propria partecipazione all’asta del 22 giugno, impegnandosi anche a promuovere una sottoscrizione popolare.
A questo punto viene da chiedersi: la Ue bloccherà la vendita, o costringeranno l’Aned a comperarlo per non disperderne la memoria?
Non solo questo in Polonia, in questi giorni, che fa vergognare il mondo intero. Al Museo di arte moderna di Cracovia, vi è una mostra intitolata: “Polonia-Israele-Germania: l’esperienza di Auschwitz”, inizialmente anche con la collaborazione di Israele, il quale ha ritirato immediatamente la sua adesione dopo aver visionato il video, che sta facendo il giro del web, dove uomini e donne – completamente nudi – giocano a nascondino e ad acchiapparello in una vera camera a gas!
Come si può ridere e giocare in luoghi dove sono stati sterminati milioni di uomini, donne, vecchi e bambini? Polonia: cosa stai combinando?
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Laura Rossi
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