Pulire le acque da antibiotici e droghe grazie all’energia solare
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Da: Ufficio Stampa Università degli Studi di Ferrara
Al via la seconda campagna di crowdfunding per la ricerca Unife.
La nuova grande sfida di Unife, il progetto di crowdfunding per sostenere innovativi progetti di ricerca all’interno dei laboratori d’Ateneo, raddoppia. Da oggi sul portale unifeel.it è possibile sostenere il secondo progetto di ricerca scelto per il crowdfunding a firma Unife.
Si tratta di una ricerca sviluppata dal laboratorio Terra&Acqua Tech, che coinvolge le competenze di fisici e chimici. Obiettivo: decontaminare l’acqua da inquinanti emergenti come droghe e antibiotici, utilizzando processi ecologicamente sostenibili, ovvero sfruttando l’energia solare.
“Oggi l’acqua – spiega il prof. Donato Vincenzi che con il suo team di dottorandi e assegnisti sta portando avanti la ricerca – è considerata potabile in base ad alcuni parametri dati dalle istituzioni preposte sulla presenza di inquinanti. Esistono però altri inquinanti emergenti, non ancora normati, come antibiotici e droghe, il cui effetto è potenzialmente pericoloso per l’uomo e per l’ambiente. Abbiamo già brevettato in laboratorio una efficace tecnologia per aggredirli senza utilizzare agenti chimici, ma sfruttando le nanotecnologie e i raggi solari. Il sostegno del crowdfunding ci servirà per portare la ricerca dalla scala del laboratorio a quella pre-commerciale, per farla diventare una soluzione per l’intera società. Il nostro obiettivo finale è quello di realizzare una colonnina di acqua decontaminata gratuita a disposizione di tutti gli studenti di Unife”.
Andrea Conti, prorettore delegato alla ricerca, sottolinea il valore scientifico e sociale di questa ricerca: “Si tratta di una ricerca che ha un grande impatto sull’intera collettività e che, tra l’altro, consentirà al gruppo di ricerca di sensibilizzare su una problematica così importante per la salute di tutti noi. Siamo molto orgogliosi di poter dare visibilità e di coinvolgere la collettività su un’altra ricerca di frontiera sviluppata in Unife”.
La campagna sulla decontaminazione delle acque si affianca dunque a quella sull’atassia spinocerebellare di tipo II, ancora attiva e che ha già raggiunto con oltre un mese d’anticipo l’obiettivo di finanziamento. Si possono sostenere entrambi i progetti facendo una donazione con carta di credito sul portale unifeel.it, o acquistando i prodotti a marchio #unifenomenale all’Unife Store di piazza del Municipio 11.
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