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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Al via il Comitato di sorveglianza. Caselli: “un confronto ampio e qualificato con il partenariato.” All’iniziativa hanno partecipato anche rappresentanti del Ministero e della Commissione europea

Al via il Comitato di sorveglianza del nuovo Psr dell’Emilia-Romagna, l’organismo previsto dall’Ue con il compito di accompagnare l’applicazione di tutto il Programma da qui al 2020, approvando, tra l’altro, i rapporti annuali di esecuzione e le eventuali modifiche al programma stesso e al piano finanziario.
La prima riunione si è svolta ieri a Polesine Parmense (PR) e ha permesso di fare il punto sull’avvio della nuova programmazione in regione.
Il comitato, che è presieduto dalla Direttore regionale all’agricoltura Valtiero Mazzotti, in qualità di Autorità di gestione del Psr 2014-2020, riunisce le istituzioni locali, il partenariato economico e sociale, gli organismi della società civile, una rappresentanza del Ministero delle politiche agricole e, in qualità consultiva, della Commissione europea.
Per il Ministero si tratta di Stefano Lafiandra e Antonio Frattarelli della Direzione sviluppo rurale. Per la Commissione di Kristine Liljeberg, capo unità Italia per i Psr e Claudia Muresan, referente per il Programma dell’Emilia-Romagna. “E’ stato un confronto ampio e qualificato – ha detto l’assessore regionale all’agricoltura Simona Caselli che ha presieduto i lavori – ricco di sollecitazioni da parte del partenariato, utili per definire al meglio i bandi al nastro di partenza.
Si tratta del primo Comitato di sorveglianza che viene istituito da una Regione italiana per quanto riguarda il nuovo sviluppo rurale, un’ulteriore conferma dell’efficacia del lavoro svolto dall’Emilia-Romagna e dai tecnici della Direzione agricoltura”. Anche Kristine Liljeberg ha sottolineato i risultati dell’Emilia-Romagna prima regione ad aver ricevuto la “comfort letter” della Direzione agricoltura Ue, un “ottimo risultato” che ha coronato un percorso di negoziazione con la Commissione fluido e proficuo.
Al centro dell’incontro di ieri l’analisi dei criteri di selezione relativi ai tipi di operazione dei primi bandi in uscita: i giovani, la formazione e la consulenza tecnica e il programma Leader per lo sviluppo locale.
L’incontro, che si è svolto presso l’Antica Corte Pallavicina, è stato anche l’occasione per compiere nel pomeriggio una visita presso il caseificio Quattro Madonne di Modena, ristrutturato dopo il sisma del 2012.
Il Psr dell’Emilia-Romagna, che può contare su una disponibilità complessiva di 1 miliardo 190 milioni di euro, è stato approvato dall’ Ue il 26 maggio scorso, nel primo gruppo di Regioni italiane.
L’8 maggio l’Emilia-Romagna era stata la prima Regione italiana ad aver ricevuto il via libera tecnico.
A segnare l’avvio operativo della nuova programmazione il bando sulle indennità compensative uscito il 9 maggio e rivolto alle imprese di collina e di montagna, con una disponibilità prevista per il 2015 di 15 milioni di euro.

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