Protocolli di sicurezza e dispositivi di protezione: le richieste delle strutture private per l’accoglienza degli anziani
Da: Ufficio Stampa
“Abbiamo bisogno di protocolli di sicurezza condivisi, per tutelare i nostri ospiti anziani e gli operatori che si prendono cura di loro. I protocolli devono essere distinti secondo le specifiche tipologie delle diverse strutture di accoglienza. E’ necessario che i nostri ospiti e i nostri operatori vengano sottoposti a tampone, per evitare il rischio di diffusione del contagio. Abbiamo bisogno di DPI (mascherine, camici, calzari, ecc.), senza i quali è pressoché impossibile gestire i nostri ospiti anziani in sicurezza”.
Giuseppe De Vittorio è titolare della Casa di riposo per anziani Villa Géras, a Cornacervina nel comune di Fiscaglia. Da qualche mese è il portavoce delle case di riposo private e delle case famiglia organizzate nell’Unione Benessere e sanità di Cna Ferrara. “Le nostre strutture – spiega – pur non essendo accreditate dal Servizio Sanitario Nazionale, hanno avuto un importante ruolo di tutela e protezione degli anziani, e di supporto alle strutture ospedaliere. Ci siamo organizzati, abbiamo usato ogni precauzione, abbiamo retto l’impatto dell’emergenza e tenuto il contagio fuori dalla porta, senza perdere mai di vista il bene dei nostri anziani. Ora è venuto il momento di riconoscere il nostro ruolo adottando provvedimenti adeguati”.
In provincia di Ferrara esistono 147 presidi residenziali privati per anziani: di questi, 90 sono le case famiglia e 14 le case di riposo. A queste strutture sono legate centinaia di lavoratori e almeno mille ospiti anziani, fragili, con patologie più o meno gravi dal punto di vista clinico.
“Dallo scorso mese di dicembre – spiega la responsabile di Cna Benessere e Sanità Silvia Merli – una parte dei titolari di queste strutture si stanno organizzando all’interno di Cna. Obiettivo, attivare collaborazioni e scambi di buone prassi, migliorare la qualità del servizio e la resa del sistema assistenziale locale nel suo complesso, elevare la qualità della vita degli anziani residenti”.
L’emergenza Covid ha sottoposto tutte queste strutture a uno sforzo eccezionale: “superato il picco della prima grande ondata – spiega Silvia Merli – abbiamo la possibilità di colmare il gap tra pubblico e privato condividendo linee guida e standard di sicurezza che tutelino ospiti e operatori delle strutture”

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CNA FERRARA
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)