Skip to main content

prossimamente…

Articolo pubblicato il 29 Settembre 2021, Scritto da Francesco Monini

Tempo di lettura: < 1 minuto


logo ultimo rosso

l’Ultimo Rosso è volutamente eccentrico, può richiamare la passione, la rivoluzione, la distanza dal convenzionale, la sorpresa, il mattone rosso di Ferrara… Qualsiasi cosa venga in mente a ogni partecipante.

L’Italia è un paese di “poeti” ma gli italiani non leggono libri, soprattutto non leggono libri di poesia. La poesia “degli altri” è considerata difficile, un po’ come l’arte astratta.

Questa rassegna di poesia vuole spargerne il seme, incentivare la lettura (a bassa e alta voce) della poesia, proporre la poesia come lingua intima e universale, un riflesso primordiale, quel che rimane del mondo prebabelico.

Dunque una poesia che invade tutta la città, che scende in strada e interrompe per un attimo il quotidiano, che sorprende, improvvisa, provoca. Una poesia che rifiuta i palchi, i premi, le etichette. In ultima analisi, una poesia politica: rivoluzionaria, sovversiva, anarchica.

l’Ultimo Rosso
prima edizione limitata e firmata dagli autori

Nei prossimi giorni puoi trovare tutte le informazioni utili: su ferraraitalia, sulle nostre pagine Facebook e su Instagram, sull’evento Facebook l’Ultimo Rosso.

sostieni periscopio

Sostieni periscopio!

Tutti i tag di questo articolo:

Francesco Monini

Nato a Ferrara, è innamorato del Sud (d’Italia e del Mondo) ma a Ferrara gli piace tornare. Giornalista, autore, infinito lettore. E’ stato tra i soci fondatori della cooperativa sociale “le pagine” di cui è stato presidente per tre lustri. Ha collaborato a Rocca, Linus, Cuore, il manifesto e molti altri giornali e riviste. E’ direttore responsabile di “madrugada”, trimestrale di incontri e racconti e del quotidiano online “Periscopio”. Ha tre figli di cui va ingenuamente fiero e di cui mostra le fotografie a chiunque incontra.


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani