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da: organizzatori

Venerdì 12 dicembre, ore 20.30: Rivedere un classico della misoginia: proiezione di “Il laureato”
Sabato 13 dicembre, ore 17: Un rapporto dispari, la maestra e l’allievo: Marianne Werefkin e Alexej Jawlensky
In collaborazione con il Teatro comunale Abbado

Proseguono con i due incontri di venerdì e sabato 12 e 13 dicembre 2014 gli incontri organizzati dal Centro Documentazione Donna in occasione dello spettacolo Nuda proprietà che Lella Costa presenterà al Teatro comunale di Ferrara il 20 e 21 dicembre. Lo spettacolo è tratto dal romanzo di Lidia Ravera Piangi pure e tratta del rapporto tra una donna più anziana e un uomo più giovane. Ciò ha dato lo spunto alle socie del CDD per proporre tre incontri in cui proporre esempi di come è stato ed è visto e vissuto un tale tipo di relazione. Dopo l’incontro tenuto sabato 6 dicembre da Barbara Pizzo su un esempio felice di convivenza tra la scrittrice Lalla Romano e il giornalista Antonio Ria sarà ora la volta – venerdì e sabato 12 e 13 dicembre – di due esempi negativi.
Venerdì 12 dicembre il CDD propone di rivedere insieme il film Il laureato con lo scopo di metterne in evidenza gli stereotipi che contiene e che ha contribuito a rafforzare.
Nell’incontro di sabato 13 dicembre, a cura di Luciana Tufani, il rapporto analizzato sarà quello tra Marianne Werefkin e Alexej Jawlensky. La grande artista, che è stata la massima esponente dell’Espressionismo, a cui ha fornito anche le basi teoriche, rinunciò per anni a dipingere per dedicarsi a valorizzare l’opera di Jawlensky, amante ma anche allievo nel quale aveva riposto le ambizioni di creare la “nuova arte” che andava proponendo.
Il tormentato rapporto personale tra i due sarà il pretesto per parlare di Marianne Werfkin e per mostrare le immagini dei suoi quadri, tra le opere più potenti e originali non solo dell’Espressionismo ma di tutta l’arte contemporanea.
Di Marianne Werefkin, nata a Tula, in Russia, nel 1906 e morta ad Ascona, nel Canton Ticino, nel 1938, molte delle opere – compresa l’intera raccolta dei disegni e degli schizzi – sono custodite nella fondazione Werefkin che il Museo comunale d’arte moderna di Ascona le ha voluto dedicare.

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